Taranto, il sindaco canta vittoria "È il più bel regalo di Natale"
TARANTO - Si canta vittoria a Taranto dopo l´approvazione della legge regionale antidiossine. Il provvedimento è stato accolto come una liberazione da una città che da più di quarant´anni vive gomito a gomito con fumi e polveri industriali. "E´ il più bel regalo di Natale che Taranto si potesse aspettare", non esita a commentare il sindaco Ippazio Stefàno, in una nota congiunta con l´assessore comunale Sebastiano Romeo. "Adesso - aggiungono i due amministratori - un regalo si spera possa arrivare anche dallo stabilimento Ilva. Alla grande industria chiediamo di mettersi in regola nei tempi previsti dalla nuova normativa salvaguardando contestualmente l´occupazione".
Il primo cittadino, peraltro, esulta per i due milioni di euro che la Regione Puglia girerà a Taranto per la piantumazione di alberi. L´intervento era già stato programmato dal ministero dell´ambiente all´epoca del governo Prodi. Caduto l´esecutivo, però, i fondi promessi dall´ex ministro Pecoraro Scanio erano stati congelati ed alla fine stornati nell´ottica dei tagli in finanziaria. A mettere la toppa, però, ci ha pensato la Regione.
"Di data storica per tutta la terra ionica" parla il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido. "Il consiglio regionale - continua l´esponente del partito democratico - ha dato prova di grande maturità approvando un provvedimento che difende l´ambiente e la salute dei cittadini. Ritengo che sia doveroso coniugare salute ed occupazione - conclude il presidente - dialogando a schiena dritta con l´apparato industriale che deve e può fare di più per abbattere il livello delle emissioni inquinanti, potenziando gli organi di controllo". Ma oltre alle istituzioni cittadine, la legge antidiossine è stata accolta con entusiasmo anche dalle associazioni ambientaliste che hanno dato un impulso decisivo alla lotta contro l´inquinamento di Taranto.
"Per quarantacinque anni siamo stati costretti a vivere in una bolla di diossina. Ora finalmente è arrivata la legge che fa scoppiare quella bolla" - dicono dalla sezione tarantina dell´associazione italiana leucemie, dal comitato per Taranto e da Peacelink. "Vogliamo ringraziare - aggiungono i responsabili delle tre associazioni - tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia. Seguire tutti i lavori sino alla votazione finale è servito a far capire che Taranto è vigile ed ha detto basta per sempre a quella bolla di veleno".
L´approvazione della normativa regionale, peraltro, proprio dalla base della protesta che è montata a Taranto è percepita come un trampolino per far diventare legge in tutto il paese i limiti che la Puglia ha scelto di fissare per il proprio territorio.
E in riva allo Ionio già si scaldato i motori per lanciare una raccolta di firme per portare avanti la proposta di legge. "Ci troviamo dinanzi ad una notizia storica per l´ambiente e la salute dei cittadini di Taranto, e ad un voto importante per tutto il paese" dice Vittorio Cogliati, presidente nazionale di Legambiente unitamente ai rappresentanti pugliesi dell´associazione, Francesco Tarantini e Franco Lunetta. "C´è grande soddisfazione - dicono - anche per l´approvazione quasi bipartisan del provvedimento. Perché quando si affronta il tema della salute dei cittadini, della difesa dell´ambiente e del lavoro - concludono - è necessario andare oltre ogni logica di schieramento".
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