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Eolico, la scure di fitto sulla Puglia

Il ministro blocca la legge per la seconda volta: "È incostituzionale". Il governo vuole far esaminare dai giudici alcune delle più severe regole previste. Losappio: «la legge 31 è nata per fermare l´incremento selvaggio dell´eolico e i danni che esso può produrre all´ambiente. Chi la ostacola si schiera proprio a fianco della più selvaggia speculazione».
19 dicembre 2008
Paolo Russo
Fonte: Repubblica

La risposta di Raffaele Fitto alla legge antidiossina non si è fatta attendere: il ministro per gli Affari regionali, per la seconda volta nel giro di un mese, ha impugnato alla Corte costituzionale l´eolico pugliese.
Eolico
Su proposta dell´ex governatore della Regione ieri, il consiglio dei ministri ha sollevato davanti alla Consulta più di un dubbio sulla costituzionalità della legge regionale 31 del 2008. Il provvedimento con il quale l´assessore all´Ecologia Michele Losappio aveva varato un pacchetto di norme per conciliare il boom dell´eolico pugliese con il rispetto del paesaggio e della natura.

Fitto vuole portare a giudizio dei giudici costituzionali alcune delle severe regole pugliesi che vietano l´espansione delle pale eoliche nelle aree regionali e la costituzione di parchi eolici non autorizzati.

«Quello compiuto dal ministro Fitto è l´ennesimo atto di belligeranza contro i pugliesi - ha dichiarato l´assessore Losappio - la legge 31 è nata per fermare l´incremento selvaggio dell´eolico e i danni che esso può produrre all´ambiente. Chi la ostacola si schiera proprio a fianco della più selvaggia speculazione».

La notizia dell´impugnazione di Fitto, ieri, non ha destato troppo scalpore a Bari. In Regione tutti sapevano come una simile decisione fosse ormai nell´aria. Così come, molti politici del centrosinistra, nelle ore successive all´approvazione della legge contro la diossina, si aspettavano un immediata offensiva giudiziaria dell´ex governatore contro il provvedimento che salva Taranto dai veleni dell´Ilva. Ma la legge anti inquinamento, nel suo breve e intenso percorso, dall´annuncio di Vendola alla sua approvazione in consiglio regionale, ha unito e appassionato i pugliesi a tal punto da costringere i consiglieri tarantini di centrodestra ad appoggiare la legge della maggioranza. Così la vendetta del ministro di Maglie si è spostata sull´eolico.

In particolare sul pacchetto di norme attraverso le quali la Regione ha tentato di legare le mai agli speculatori che vorrebbero, senza regole, invadere la Puglia di pale eoliche. La legge 31 dell´assessore all´Ecologia, vieta ai produttori di energia eolica di spingere le loro mani all´interno dei parchi naturali e delle arre protette di Puglia.

Ma il provvedimento approvato lo scorso ottobre aveva anche lo scopo di disinnescare uno stratagemma attraverso il quale, i padroni dell´eolico, stavano riuscendo a insediare le loro pale anche senza autorizzazione. La normativa nazionale infatti offre la possibilità ai privati di impiantare pale eoliche di bassa potenza senza l´autorizzazione degli enti locali.

Una regola ideata per promuovere l´utilizzo dell´energia alternativa su scala domestica. Ma, nei mesi scorsi, i sindaci di comuni pugliesi avevano denunciato alla Regione un fenomeno preoccupante: stavano diventando sempre più numerosi i casi in cui, all´interno di un territorio delimitato, singoli cittadini presentavano decine e decine di richieste per l´installazione di impianti di basso voltaggio. Anche 50 nell´arco di poche centinaia di metri.

Il sospetto dell´assessore all´Ecologia, è ricaduto su alcuni gruppi industriali che, assoldando dei prestanome, riuscivano a realizzare veri e propri parchi eolici senza presentare le dovute richieste di autorizzazione ai comuni. Per fermare questa speculazione la Regione ha imposto norme e procedure più severe ai privati interessati all´impianto di nuove pale eoliche. Sono queste le norme impugnate alla Consulta dal ministro Fitto. La Regione è accusata di aver legiferato in contrasto alla normativa nazionale sull´energia, introducendo norme che "Appesantiscono la procedura o vietano la realizzazione di impianti".

"Il governo e il ministro Fitto - ha accusato Losappio - contestano alla Regione norme di tutela e salvaguardia finalizzate a dare ordine allo sviluppo delle energie rinnovabili, a ridurre la bolla speculativa, a salvaguardare habitat e paesaggio, a difendere le prerogative dei comuni e della Regione". Meno di due settimane fa, Raffaele Fitto, aveva impugnato alla Corte costituzionale anche l´iter amministrativo avviato dalla giunta Vendola per autorizzare l´installazione delle prime centrali eoliche off shore della Puglia.

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