«Meno carbone nelle centrali Enel»
BRINDISI — La Regione Puglia, «in piena sintonia» con il Comune e la Provincia, conferma il no al progetto del rigassificatore British Gas a Capo Bianco. Ma farà anche in modo che «il 2009 sia l'anno della riduzione del carbone», e prima delle elezioni. Lo ha detto ieri l'assessore regionale all'Ecologia, Michele Losappio, a Brindisi per illustrare assieme al sindaco Domenico Mennitti e al presidente dell'amministrazione provinciale Michele Errico la delibera numero 2597 adottata dalla giunta Vendola il 23 dicembre. Un atto con cui si fa proprio il parere negativo del Comitato regionale Via all'operazione della multinazionale britannica dell'energia, in un territorio «che vede uniti sulla stessa posizione centrosinistra e centrodestra».
Losappio però ha sottolineato che non si tratta di un atto di guerra contro il governo nazionale, anche se qualcuno tende a collegare questa posizione della giunta regionale ai fronti aperti su altri temi ambientali: «Nel caso del rigassificatore, non c'entrano i contrasti con il governo nazionale, e non si tratta di rimarcare differenze di posizioni (Berlusconi aveva detto che il rigassificatore di Brindisi si sarebbe fatto, ndr). La delibera è semplicemente la chiusura di un iter da parte della Regione Puglia».
Inoltre, non è vero che la Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale abbia già anticipato possibili esiti favorevoli al progetto: «Proprio lunedì scorso - ha fatto sapere l'assessore Michele Losappio - si è svolta una nuova riunione della commissione stessa, con esiti interlocutori dai quali non si evince alcun orientamento ». Il presidente e amministratore delegato di Bg Italia, Damiano Ratti, si dichiara assolutamente ottimista circa l'esito dell'istruttoria nazionale? «Non comprendo queste certezze », ribatte Losappio. «Non ci risulta che l'esito del procedimento sia scontato». E oggi sarebbe anche «scorretto predicare che il governo nazionale accantonerà automaticamente il nostro parere ».
In ogni caso, ha rimarcato Losappio, «con l'approvazione della delibera la Regione si impegna a difendere queste ragioni tecniche in sede di Commissione Via nazionale ». Ragioni come la sottovalutazione da parte di British Gas dei rischi di incidente rilevante e dell'effetto-domino con almeno altri cinque impianti, quelli di Polimeri Europa, Basell, Sanofi Aventis, Chemgas e Costiero Adriatico, tutti compresi in un raggio di 0-2 chilometri. No a Brindisi, ma anche no a un rigassificatore a Taranto. Altrove? «Si può valutare solo sulla base di progetti, e non ne sono pervenuti», ha detto Losappio.
Ma la Regione Puglia si muoverà anche per mettere mano al problema della riduzione del carbone delle centrali Enel ed Edipower entro il 2009: «Non sappiamo ancora se ciò avverrà attraverso una intesa o per legge. Ma lo faremo prima delle amministrative e delle europee per evitare che la campagna elettorale possa distorcere l'autonomia degli enti locali nell'ottenere territori meno inquinati ». Resta il progetto di bruciare Cdr al posto di aliquote di minerale? «Sì, ma questo va discusso sempre con i governi locali».
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