Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

L'emergenza rifiuti ha le ore contate

Cassonetti in fiamme a Gallipoli. Corteo a Nardò. Oggi vertice a Lecce. La denuncia degli esponenti pd contro i sindaci pdl: una manovra anti Vendola. Cadeau di fine anno succeduto alla chiusura delle discariche tarantine di Fragagnano e Grottaglie.
7 gennaio 2009
Sonia Gioia
Fonte: Repubblica

-
Cassonetti in fiamme a Gallipoli, mezzo migliaio di manifestanti in corteo a Nardò a difesa della locale discarica ormai chiusa e oggi, a Lecce, il vertice si spera risolutivo per togliere la monnezza dalle strade salentine. In prefettura ci saranno i rappresentanti delle Ato, le autorità di bacino, Provincia e Regione, per sciogliere i nodi irrisolti e restituire soluzioni accettabili per tutti, dopo il blocco della discarica di Ugento, presidiata dagli abitanti che non consentono il passaggio degli autoconferitori.

La protesta è esplosa all´indomani della decisione del commissario regionale per l´emergenza ambientale, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che il 30 dicembre scorso ha disposto lo smaltimento dei rifiuti provenienti dai 46 comuni dell´Ato Lecce due, nella discarica di Burgesi, nei pressi di Ugento, almeno fino al 31 gennaio prossimo. Cadeau di fine anno succeduto alla chiusura delle discariche tarantine di Fragagnano e Grottaglie che non è piaciuto ai presidianti, dato che la struttura - dicono - più volte sopraelevata in passato, è pressoché colma, e le condizioni igienico-sanitarie al limite del livello di guardia.

Tanto quanto basta per promettere picchetti a oltranza, mentre le ragioni della rivolta contagiano il Salento da un capo all´altro, più o meno pacificamente. Nella notte fra lunedì e martedì cinque cassonetti stracolmi di rifiuti sono stati dati alle fiamme a Gallipoli. Nella cittadina jonica, come in altri 69 comuni del Salento meridionale, da almeno due giorni la spazzatura non viene ritirata, situazione prossima ad esplodere anche altrove. Lo sanno i sindaci di Matino, Parabita e Casarano, dove protezione civile e vigili urbani sono stati mobilitati per pattugliamenti notturni.

E´ sfilata invece pacificamente per le strade di Nardò la marcia organizzata ieri dal Comitato per la tutela ambientale. Circa 500 i manifestanti scesi in piazza per dire "no" alla paventata riapertura della discarica di Castellino, che si trova a 400 metri di distanza da Nardò, a 250 metri in linea d´aria dall´ospedale e dalle abitazioni. In prima linea il sindaco Antonio Vaglio, alla guida di una giunta di centrosinistra, stesso ruolo ricoperto nel 94 quando, di notte, scese in strada per impedire che i camion provenienti dal Nord e da altri paesi europei scaricassero ancora rifiuti nella cava.

A Nardò, come altrove, non sfuggono le ragioni a monte dell´emergenza ambientale che esplode oggi, vedi i ritardi nella costruzione dei biotunnel e della discarica di servizio-soccorso a Poggiardo e Corigliano d´Otranto per l´Ato Lecce due, mentre ad Ugento (Ato Lecce tre), dove sono previsti biostabilizzatori e discarica, i lavori sono stati rallentati da problemi geologici.

L´unica piattaforma di smaltimento pronta ad entrare in funzione è quella dell´Ato Lecce uno a Cavallino, che prevede biostabilizzatori, discarica di servizio-soccorso e impianto per la produzione del cdr, mentre nel resto del Salento per il completamento del ciclo bisognerà attendere almeno la fine dell´anno.

Intanto i gruppi consiliari di opposizione di centro sinistra di Uggiano La Chiesa, Minervino di Lecce, Santa Cesarea Terme e Poggiardo, hanno chiesto le dimissioni del presidente dell´Ato Le/2, Silvano Macculi, e, ai sindaci dell´Ato Le/2, di intensificare la raccolta differenziata «spinta» dei rifiuti, in seguito all´emergenza creatasi nel territorio.

Articoli correlati

  • Taranto è in uno stato di sporcizia spaventoso
    Taranto Sociale
    È tempo di smettere con l'ipocrisia e di affrontare la realtà

    Taranto è in uno stato di sporcizia spaventoso

    Troppo spesso si lodano le bellezze della città di Taranto per applaudire l'amministrazione comunale. Questi post sembrano distogliere l'attenzione dalla cruda verità che Taranto sta affrontando. Gli elogi alla bellezza della città sembrano essere uno strumento di propaganda politica
    18 novembre 2023 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento e violazioni dei diritti umani in Italia
    Ecologia
    Il Rapporto ONU sull'inquinamento in Italia

    Inquinamento e violazioni dei diritti umani in Italia

    Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite ha visitato l'Italia dal 30 novembre al 13 dicembre 2021. Il Rapporto tocca Porto Marghera, l'inquinamento da PFAS in Veneto, la terra dei Fuochi, l'ILVA di Taranto, Livorno, i pesticidi, i rifiuti e altro ancora.
    14 dicembre 2021 - Redazione PeaceLink
  • Inquinavano e credevano in Dio
    Ecologia
    Il fervido cattolicesimo dei Riva

    Inquinavano e credevano in Dio

    E' crollato definitivamente il sistema di potere che veniva benedetto e celebrato a Pasqua e Natale in fabbrica, con generose donazioni dai Riva all'ex arcivescovo di Taranto monsignor Benigno Papa.
    11 giugno 2021 - Alessandro Marescotti
  • Taranto, cronaca di un disastro ambientale
    PeaceLink
    Relazione sul webinar di PeaceLink

    Taranto, cronaca di un disastro ambientale

    Di fronte all'inquinamento del polo industriale e in particolare dello stabilimento siderurgico vi è stata, dal 2008 in poi, una crescita della cittadinanza attiva. La società civile organizzata, supportata dai dati scientifici dell'Arpa Puglia, ha saputo contrastare lo strapotere dei Riva.
    10 giugno 2021 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)