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Prestigiacomo: Evitare chiusura Ilva Taranto

Le acciaierie Ilva di Taranto non vanno chiuse, ma va trovata una soluzione ai problemi di salute causati dall'inquinamento prodotto dallo stabilimento industriale. Lo sostiene in un'intervista a Diva e Donna domani in edicola il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che punta il dito contro le norme antiinquinamento varate dalla Regione Puglia.
27 gennaio 2009

Il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo
Le acciaierie Ilva di Taranto non vanno chiuse, ma va trovata una soluzione ai problemi di salute causati dall'inquinamento prodotto dallo stabilimento industriale.

Lo sostiene in un'intervista a Diva e Donna domani in edicola il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che punta il dito contro le norme antiinquinamento varate dalla Regione Puglia.

"E' singolare - afferma l'esponente del Pdl - che la giunta regionale pugliese abbia scoperto l'emergenza diossina a Taranto il giorno dopo che il centrodestra ha vinto le elezioni". "Veniamo - accusa il ministro - da anni di scandaloso disinteresse per la vicenda Ilva da parte anche di molti che oggi si ergono a paladini della salute pubblica. Io in passato stavo altrove, loro invece stavano in Puglia e cosa hanno fatto?".

"L'obiettivo che io perseguo - afferma Prestigiacomo - è una soluzione che consenta di tutelare un bene primario come l'ambiente e la salute dei tarantini con l'esigenza di non far chiudere una fabbrica che dà lavoro a mezza città". Il ministro annuncia che ad aprile sarà lei a presiedere il G8 per l'Ambiente che avrà al centro del dibattito i temi dei cambiamenti climatici e della biodiversità. "E' un grande impegno, so che mi emozionerò ma penso di poter svolgere per l'Italia un ruolo importante".

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