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Castellaneta dà l'ok a ventotto torri eoliche

Ha ottenuto la «Via» il progetto presentato dalla Green Engineering & Consulting. Castellaneta punta all'energia eolica per diversificare le fonti di approvvigionamento ancora troppo legate ai derivati del petrolio.
9 febbraio 2009
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Torri Eoliche TARANTO — Ventotto torri eoliche da tre megawatt saranno dislocate nell'area settentrionale del territorio sulla base del progetto presentato dalla Green Engineering&Consulting che ha ricevuto il parere favorevole dal settore Ecologia della Regione Puglia per la valutazione di impatto ambientale. Le pale generatrici di energia troveranno posto nelle località Pezzo del Dragone, Tafuri, Givone, contrada Canale Lummo, contrada Filippo, Santa Maria.

L'area, a nord del comune situato a trentacinque chilometri da Taranto, è lontana dalla fascia costiera e include i parchi delle gravine e della Murgia ed è stata indicata dall'amministrazione di Castellaneta nel piano urbanistico generale. Il sindaco Italo D'Alessandro parla delle energie rinnovabili come della «frontiera del futuro sulla quale sono d'accordo sia la maggioranza che l'opposizione. Noi puntiamo sulle fonti rinnovabili e alternative anche per ottenere certificati verdi e vantaggi da contrattare con le aziende al momento delle autorizzazioni».

Ottenuto il via libera dalla Regione il progetto sulle torri eoliche seguirà l'iter dell'ente locale per l'apertura dei cantieri. Questa iniziativa che ha superato la Via regionale (valutazione di impatto ambientale) fa parte dei progetti presentati prima che la comunità montana approvasse il piano regolatore degli impianti eolici (Prie).

Ma non sono i soli perché altri ne sono stati presentati anche dopo. E per tutti vale il parere favorevole purchè siano realizzati lontani dalla fascia costiera in modo da salvaguardare la marina di Castellaneta.

Secondo il sindaco D'Alessandro la realizzazione di questo progetto, che procurerà energia utilizzabile sul territorio grazie al vento, significa anche dimostrare rispetto dell'ambiente e riqualificarlo, senza trascurare il vantaggio di diversificare le fonti energetiche rendendosi un minimo indipendenti dal petrolio.

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