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Accordo diossina, ecologisti soddisfatti «Vince il buon senso»

I referendari: questa è una legge inutile. Il «compromesso romano» apprezzato dagli ambientalisti con l'eccezione di «Taranto Futura». Peacelink: «il vero «controllore» della bontà dell'intera operazione sarà la pecora»
21 febbraio 2009
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

fumi in valbasento
TARANTO — L'accordo di Roma sull'applicazione della legge antidiossina ha raccolto un plebiscito di consensi. La sola voce stonata in mezzo al coro è quella del comitato cittadino referendario per la tutela della salute e del lavoro «Taranto Futura» mentre alcune perplessità esprime anche Peacelink che parla di «compromesso romano».

Per il resto il coro è unanime: è prevalso il buon senso, è stato coniugato il diritto alla salute con il lavoro, si volta pagina, è il trionfo del dialogo. Nicola Russo, di Taranto Futura, parla senza mezzi termini di «un gioco delle parti».



Non solo c'è lo slittamento delle date fissate dalla normativa regionale, ma Russo sostiene che «la legge non serve a niente perchè non ha uno spirito precettivo e contiene norme in grado di essere affievolite da un semplice ordine di scuderia, così come è stato fatto con questo ultimo accordo del nulla».

Ma il vero «controllore» della bontà dell'intera operazione sarà la pecora: se continuerà a contaminarsi con la diossina allora vuol dire che qualcosa non funziona. Secondo Peacelink occorre prendere i lati positivi dell'accordo: non viene messa in dubbio la legittimità costituzionale della legge; non viene modificata ed è mantenuto l'obiettivo più qualificante, ossia il limite di 0,4 nanogrammi per metro cubo entro dicembre 2010; si infittiranno i controlli sul camino E312 dell'impianto di agglomerazione dell'Ilva.

Alessandro Marescotti conferma che l'associazione chiederà però «che venga mantenuto il campionamento in continuo ossia quel sistema di controllo costante 24 ore su 24 che costituisce uno dei punti qualificanti della legge » perché, sottolinea, «il sistema di controlli previsto dal compromesso romano è basato su misurazioni diurne che dureranno otto ore mentre continueranno a non essere misurate le emissioni notturne che costituiscono uno degli elementi di maggiore preoccupazione».

Infine Peacelink provocatoriamente afferma che il vero misuratore della diossina sarà la pecora. «Se continueranno ad ammalarsi vuol dire che qualcosa non funziona», riferendosi agli oltre mille capi al pascolo attorno allo stabilimento siderurgico abbattuti perché avvelenati.

Di «buon senso» parla Egidio Di Todaro, presidente della circoscrizione «Tamburi- Lido Azzurro», situata a ridosso degli impianti. «Quello che è venuto fuori da questo incontro - osserva - è solo il punto di partenza anche se è positivo che si cominci a intraprendere azioni serie per la salute dei cittadini. Ora il quartiere Tamburi aspetta una risposta concreta e rassicurante che possa finalmente invertire il senso di marcia e avviare finalmente quella bonifica tanto attesa».

Per Legambiente «finalmente Taranto può voltare pagina» mentre il presidente degli industriali, Luigi Sportelli, pone l'accento «sul ripristino del dialogo fra le parti e sugli effetti sulla ripartenza di tutti gli investimenti, sia in ambito ambientale sia nel senso della continuità produttiva».

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