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Tutela ambientale, Vendola: “Siamo imitati”

Prorogato Accordo di Programma tra Regione Puglia e Forze dell’Ordine. Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola: “Studiamo modalità repressive intelligenti. Il Governo ne riconosca i meriti”
27 febbraio 2009
Francesco Radicci

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Prorogato sino a fine anno l’Accordo di Programma, siglato nel 2007, tra Regione Puglia e Forze dell’Ordine in materia di tutela ambientale. Si intende così, a fronte dei risultati positivi ottenuti in quest’ultimo biennio, dar seguito ad una innovativa strategia sinergica finalizzata al recupero di ecosistemi e ripristino ambientale dei siti inquinati.

“Con questa convenzione – ha spiegato il presidente della Regione, Nichi Vendola – siamo riusciti a mettere in campo modalità repressive intelligenti: abbiamo studiato un progetto che potesse andare alla radice del problema, cioè prevenire anziché punire.

La Puglia ha un trend significativo di repressione di reati ambientali e vogliamo vantarci di essere al primo posto per denunce di illeciti, in quanto – ha precisato – una cosa sono i dati relativi alla prevenzione, ben altra quelli connessi ai reati concretizzatisi”.

Ieri mattina presso gliuffici regionali con il Governatore Nichi Vendola, hanno posto la firma al documento il comandante regionale della Guardia di Finanza, Luciano Inguaggiato, il comandante nazionale della Tutela ambiente dei Carabinieri, Umberto Pinotti, e il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Claudio Muscaritoli. Presenti anche l’assessore regionale all’Ecologia, Michele Losappio, i direttori di Arpa Puglia e Cnr-Irsa, Giorgio Assennato e Maurizio Pettine, e il dirigente del settore Smaltimento rifiuti e bonifiche, Antonello Antonicelli.

L’Accordo ha durata sino al 31 dicembre prossimo, salvo successiva proroga o rinnovo tra le parti. Gli oneri finanziari (800 mila euro, ripartiti tra Guardia di Finanza, Carabinieri, Corpo Forestale, Arpa Puglia e Cnr-Irsa) trovano copertura nel ‘Programma regionale per la Tutela dell’Ambiente - Asse 6’ e riguardano progetti di sperimentazione e utilizzo di tecnologie e metodologie innovative, dal monitoraggio di siti di smaltimento illecito a materiale fotografico per la conoscenza in tempo reale del territorio, sino alla sicurezza rurale ed agroalimentare.

“Si tratta di un modello – ha sottolineato Losappio – unico nel suo genere in Italia, che ha fatto della Puglia un laboratorio operativo di interesse nazionale, guadagnandosi anche l’apprezzamento del Ministero”.

“Il nostro – ha concluso Vendola – è un progetto imitato anche da regioni importanti quali Lombardia ed Emilia Romagna. Abbiamo dato idee e contributi, a livello nazionale ed europeo (buona gestione del transito di rifiuti speciali dai Paesi balcani), pertanto rivolgo un accorato e sincero appello al ministro degli Interni: vorremmo essere ascoltati come una realtà autorevole, considerati ed incoraggiati anche economicamente e desideriamo che i nostri meriti siano riconosciuti, perché la Puglia è un pezzo di Sud che colloquia con le esperienze migliori d’Europa”.

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