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Diossine, la Regione Puglia dà più tempo all'Ilva di Taranto

Con l'approvazione di un disegno di legge lo stabilimento ora avrà tempo fino al 30 giugno per raggiungere la soglia di emissioni di 2,5 nanogrammi e fino al 31 dicembre 2010 per raggiungere i 0.4 ng.
3 marzo 2009
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI - Con l'approvazione di un disegno di legge la giunta regionale pugliese ha deciso oggi di modificare le date entro cui i valori limite di immissione in atmosfera di Pcdd/F (diossina) degli impianti Urea esistenti in Puglia dovranno essere contenuti nel Protocollo di Aarhus. Lo rende noto un comunicato della Regione Puglia. Gli esiti del Tavolo Tecnico riunito a Roma portarono, il 19 febbraio scorso, alla sottoscrizione di un Protocollo aggiuntivo all’Accordo di Programma sottoscritto a Bari l’11 aprile 2008. La Regione Puglia si impegnò a consentire allo stabilimento Ilva di Taranto l’applicazione del procedimento Urea finalizzato all’abbattimento delle diossine in un lasso di tempo prolungato sino al 30 giugno 2009.

L’Ilva si è impegnata a presentare entro il 31 dicembre 2009 un progetto ambientale per ridurre ulteriormente l’emissione di diossine fino allo 0,4 ng. Nel documento, approvato da tutte le parti sociali, si impegnava pertanto la Regione Puglia (art.1) ad emanare, entro e non oltre il 31 marzo 2009, una norma prioritaria che costituisca interpretazione autentica della legge regionale 19 dicembre 2008, il n.44. Il ddl approvato oggi – si legge nel comunicato della Regione Puglia – segna quindi il seguente calendario:
a) a partire dal 30 giugno 2009: somma di Pcdd e Pcdf 2,5 ng TEQ/Nm3;
b) a partire dal 31 dicembre 2010: somma di Pccd e Pcdf 0.4 ng TEQ/ Nm3.

Riportiamo, di seguito, una dichiarazione dell’Assessore all’Ecologia, Michele

Losappio, sull’applicazione della “legge antidiossine”.
Dichiarazione Assessore Losappio:

“In applicazione alla legge regionale 44/08 meglio conosciuta come “legge antidiossine”, lo stabilimento Lucchini di Bari, nell’ambito degli adempimenti previsti dalla norma, ha avanzato alla Regione, nei giorni scorsi, richiesta di conferma del piano di campionamento già previsto per la procedura AIA. Si tratta di una delle prime applicazioni della legge che ne confermano la validità e la praticabilità. La legge, dunque, funziona e consente un monitoraggio attento, finalizzato al funzionamento degli impianti nel rispetto della salute dei cittadini. Emerge, inoltre, come la stessa legge non sia diretta solo verso un impianto ma abbia finalità generali non ritorsive e volte a definire il giusto equilibrio fra esigenze che non devono essere contrapposte”.

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