Diossina nel cibo, allarme a Maglie
Carne e latte alla diossina. L´allarme alimenti cancerogeni torna sulle tavole pugliesi, ma questa volta Taranto non c´entra. Le positività sono state registrate su due campioni di latte e due di carne bovina prelevati nei giorni scorsi in alcuni supermercati di Maglie, la città della Copersalento, il sansificio al centro da anni di una lunghissima polemica proprio sul livello di inquinamento prodotto.
L´impianto aveva riaperto appena ieri dopo la chiusura decisa dalla Provincia a metà mese. E proprio ieri sono arrivati sul tavolo delle autorità sanitarie gli esiti delle analisi sugli alimenti, effettuate nei giorni scorsi dall´Arpa (sulla carne) e sul latte (dall´istituto zooprofilattico di Teramo). Entrambi i prodotti controllati provenivano da allevamenti nella zona, fattore questo che conferma e allarma ulteriormente "sul grado di inquinamento della zona". Tutti gli altri alimenti gemelli (oltre chiaramente a quelli analizzati) nelle prossime ore verranno tolti dal commercio. Dopodiché Arpa e Asl dovranno cominciare una serie di controlli serrati sulla qualità dell´aria e soprattutto anche su quella degli altri prodotti.
«La situazione è molto più che delicata» ammette il direttore generale dell´Agenzia regionale per l´ambiente, Giorgio Assennato. Non fosse altro perché attorno alla Copersalento nei giorni scorsi si è scatenato un vero putiferio.
Il 13 marzo, infatti, la Provincia di Lecce - sulla base di rilevazioni effettuate dall´Arpa il 30 gennaio - aveva deciso la chiusura dell´impianto: erano state registrate infatti emissioni di diossina superiori alla legge, tali - si leggeva nel provvedimento della Provincia - da risultare "gravemente pericolose per la salute della popolazioni vicine". Sulla base di questi documenti il Comune aveva ordinato la sospensione dell´attività per "motivi igienico-sanitari".
Ieri però l´azienda ha ripreso a lavorare sostenendo di essere invece in regola con la normativa. Per questo, ieri il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, ha chiesto ad Asl, Arpa e Provincia di sapere "se l´attività di produzione energetica di Copersalento con l´utilizzo di cippato di legno e di sansa disoleata, e non con i rifiuti come sembra aver fatto, possa proseguire senza creare pregiudizi alla salute: si tratta di informazioni che speriamo di avere nel più breve tempo possibile, proprio per poter prendere tutte le precauzioni necessarie per non far correre alcun tipo di rischio o pericolo ai nostri cittadini".
Articoli correlati
- L'inquinamento persiste ancora a Taranto
E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
La questione è stata sollevata da Antonio Lenti che ha ottenuto un voto unanime sulla mozione a sostegno del polo in consiglio comunale di Taranto e sarà oggetto di un'audizione nella commissione ecologia della regione Puglia.27 settembre 2024 - Fulvia Gravame - Comunicato stampa di Europa Verde Taranto
Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.31 luglio 2024 - Slides
Latte materno, diossine e PCB
L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini - Proposta di una biobanca a Taranto
Biobanca e inquinamento ambientale
In che modo una biobanca potrebbe essere utile a mantenere traccia nel tempo degli impatti sanitari delle emissioni industriali sulla popolazione più esposta e in particolare dei bambini? Potrebbe essere inclusa fra le prescrizioni di biomonitoraggio per l'AIA dell'ILVA?9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
Sociale.network