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Una legge sugli altri veleni

Fissare limiti più restrittivi per le emissioni inquinanti sia in acqua che in atmosfera, con una riduzione media del 20%. Sinistra Democratica ha presentato ieri in Regione una proposta che limita le emissioni
1 aprile 2009
Alessandra Congedo
Fonte: TarantOggi

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E’ questo il succo della nuova proposta di legge depositata ieri mattina in Regione dal consigliere regionale di Sinistra Democratica Michele Ventricelli. Una proposta di legge che allarga gli orizzonti a tutti i veleni, andando oltre il luogo comune che l’emergenza ambientale tarantina sia rappresentata esclusivamente dai livelli record di diossina. La nuova proposta, presentata ieri mattina da Marcello Caracciolo, responsabile provinciale del settore “Ambiente” di Sd, intende ridurre la ricaduta al suolo degli inquinanti ponendo limiti agli Ipa, sia nell’ambiente che sui luoghi di lavoro, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e degli operari in fabbrica, e porre dei limiti alle polveri sottili (Pm10 e Pm 2,5).

Il disegno di legge propone di osservare un “piano di qualità dell’aria ambiente” secondo le direttive della Comunità Europea e i limiti indicati dall’Agenzia Internazionale I.A.R.C. Indica inoltre il divieto di stoccaggio all’aperto di minerali polverulenti in cumuli (parchi minerali e carbonili) e la movimentazione degli stessi nelle fasi di carico, scarico ed utilizzo se non con sistemi a tenuta ed in decompressione, per evitare ogni possibile dispersione nell’ambiente circostante, così come già avviene in altri centri industriali europei. Polveri sottili PM 10 e PM 2,5 dovrebbero essere ridotti, perché è scientificamente provato che le stesse legandosi a particelle infinitesimali di altri pericolosissimi inquinanti come gli IPA (cancerogeni) raggiungono gli alveoli polmonari attraverso naso e laringe causano gravissime patologie e danni all’organismo.

Altro obiettivo dichiarato è quello di promuovere e valorizzare le eccellenze scientifiche presenti sul territorio ionico. I dettagli della proposta, elaborata raccogliendo i suggerimenti di medici, ricercatori e associazioni ambientaliste, saranno illustrati nel corso dell’incontro in programma dopodomani, alle ore 17, nel Salone degli Stemmi della Provincia, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’europarlamentare di Sd Claudio Fava, del sindaco Ezio Stefàno e del suo vice Alfredo Cervellera.

«La nostra Regione ha tesori naturali da tutelare e rilanciare, pesca, agricoltura, allevamento da sempre volano della nostra economia insieme al turismo - ha dichiarato Caracciolo - la configurazione del nostro territorio, una costa infinita tra le più belle al mondo. Non possiamo permettere che venga ulteriormente degradata senza intervenire subito e con decisione. Ma se parliamo di turismo, quando abbiamo voglia di invitare qualcuno in casa nostra, è doveroso che tutto sia in ordine e pulito, ed allora iniziamo a ripulire e a ridare il colore azzurro al nostro cielo, al nostro mare, solo così sarà possibile parlare di rilancio turistico, di industria “verde”, di terziario avanzato, di occupazione e lavoro pulito anche fuori dalle fabbriche. Per questo appare indispensabile che la Regione Puglia adotti questa legge»

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