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Diossina, analisi pure sui cittadini

Asl e Arpa stanno mettendo a punto una strategia di indagine che riguarderà, oltre i lavoratori, anche due gruppi di cittadini da individuare tra i residenti nelle immediate vicinanze dello stabilimento della Copersalento.
1 aprile 2009
Antonio Della Rocca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

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Asl e Arpa stanno mettendo a punto una strategia di indagine che riguarderà, oltre i lavoratori, anche due gruppi di cittadini da individuare tra i residenti nelle immediate vicinanze dello stabilimento e quelli che invece vivono ad una certa distanza da esso. Per questo studio è stata chiesta la collaborazione del dottor Vincenzo Esposito del laboratorio Arpa di Taranto.

Nel frattempo ieri i dirigenti dell'Asl sono andati in Procura per un aggiornamento sullo stato dei controlli antidiossina in corso nel raggio di cinque chilometri dalla Copersalento. Il procuratore aggiunto Ennio Cillo, ha convocato nel suo ufficio i massimi dirigenti del Servizio veterinario impegnati

Ieri il procuratore aggiunto Ennio Cillo ha chiesto all'Asl altri dati sul possibile contagio subito dal bestiame nelle verifiche delle matrici animali in una vasta area attorno allo stabilimento di Maglie, su cui grava il pesante sospetto di avere inquinato, non solo l'atmosfera, ma anche il suolo, emettendo diossina che sarebbe penetrata nel ciclo alimentare. I magistrati leccesi hanno da tempo aperto un fascicolo d'inchiesta che si va arricchendo di dati preziosi per le indagini fornite da Arpa e Asl.

Ieri, in particolare, gli inquirenti hanno acquisito i dati ufficiali sul latte ovino e bovino contaminato. L'Istituto zooprofilattico di Teramo aveva trovato in un campione di latte bovino proveniente da un allevamento di Cursi 12,33 picogrammi per grammo di diossina, vale a dire più del doppio rispetto al livello massimo previsto da Regolamento comunitario 1881 del 2006 che è di 6 picogrammi per grammo. Ma contaminazione è stata rilevata anche nella carne messa in vendita in un negozio di Maglie. Conseguenza: sequestro immediato di tutta la filiera e controlli a tappeto. Da oggi cominceranno a pervenire i risultati delle analisi richieste su altri 40 campioni di latte, foraggio e mangimi, cui se ne aggiungono altri venti che i tecnici hanno inviato a Teramo in questi ultimi giorni.

Sul campo, sotto il coordinamento del direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl, Giani De Filippis, lavorano 15 ispettori. I capi di bestiame finiti sotto la lente d'ingrandimento dell'Asl sono 1.500, di cui mille bovini e la restante parte ovicaprini, che tra due, massimo tre settimane, quando le indagini su matrici animali e ambientali, saranno concluse, si dovrà decidere se abbattere o meno. Anche se tutto lascia presagire l'abbattimento, così come accaduto lo scorso anno alle bestie di una masseria di Statte, nel tarantino, anch'esse contaminate dalla diossina.

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