Vendola: nucleare mai. E il Pdl lascia l'aula
BARI – La maggioranza di centrosinistra alla Regione Puglia ha approvato l'ordine del giorno con cui si esprime un "no fermo" a qualunque ipotesi di installare in Puglia una centrale nucleare. Il voto è avvenuto in assenza dei consiglieri dell’opposizione di centrodestra che avevano abbandonato l’aula per protestare contro il presidente della Regione, Nichi Vendola, intervenuto prima di ascoltare gli interventi sull'ordine del giorno (il presidente era infatti in partenza per partecipare alla trasmissione "Ballarò"). “Il nostro no di oggi – ha detto Vendola in aula – è un no consapevole e maturato negli anni. Il no al nucleare significa sì alla energia pulita”.
La posizione del centrodestra è stata illustrata dai capigruppo in un incontro con i giornalisti che si è svolto nella sala attigua all’aula consiliare. "La discussione odierna - ha detto il capogruppo di Fi-Pdl, Rocco Palese – è inutile e demagogica, inutile perchè non c'è nessuna decisione del governo su una installazione di impianto nucleare in Puglia”. “L'unica cosa che il governo ha deciso – ha detto il capogruppo di An-Pdl, Nino Marmo – è quella di aprire un confronto con le Regioni”.
“La verità – hanno concordato – è che la discussione di oggi è una copertura alle inefficienze di questa giunta”. Ma il centrodestra è favorevole o no alla installazione in Puglia di un impianto nucleare? “Rispettiamo – ha detto Palese – le decisioni assunte dal consiglio regionale pugliese il 12 marzo 1985 e quelle contenute nel Piano energetico ambientale regionale, decisioni che non prevedono il nucleare sul nostro territorio”.
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