I missionari Comboniani al fianco della Regione Puglia contro la privatizzazione dell'acqua
Continua l’impegno del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune “La tutela dei beni comuni, e tra questi in maniera particolare l’acqua, è sinonimo di tutela del Creato”.
Comincia così una dichiarazione dei Missionari Comboniani di Cavallino (Le).
“Abbiamo la responsabilità, come esseri umani e come cristiani, di prenderci cura dello stesso, preservarlo e rispettarlo come dono di Dio”. L’accesso all’acqua, dunque, è da considerarsi un diritto universale inalienabile, un vero e proprio diritto alla vita e come tale deve essere garantito dalle istituzioni e difeso da tutti. I Missionari Comboniani di Cavallino sentono il “dovere morale e l’esigenza spirituale di esprimersi con favore in merito al contenuto della delibera della Regione Puglia per l'avvio del processo di ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese”.
Tale atto formale, infatti, appare di grande importanza anche perché impegna la Regione ad emanare una legge che, finalmente, sancisca l'acqua come un “diritto umano universale, un elemento necessario alla vita di ogni individuo e per questo un bene comune privo di rilevanza economica”. La speranza dei Missionari salentini è che tale delibera possa portare presto la Puglia a dotarsi di una legge che trasformi l’”AQP s.p.a.” da società privata ad “Ente di diritto Pubblico” e che, a livello nazionale, possa essere discussa e approvata la Legge di iniziativa popolare (già depositata in Parlamento) che ha visto attivi gli stessi Missionari, a fianco di numerose altre realtà della nostra regione, nella raccolta delle firme necessarie alla presentazione.
I Comboniani continueranno a sostenere il percorso di ripubblicizzazione dell’”AQP”, intrapreso e portato avanti dal “Comitato Pugliese Acqua Bene Comune”, di cui sono parte. “Il contenuto della delibera”, affermano nella loro nota, “è frutto della determinazione e del lavoro fatto sino a qui”. Il cammino verso la tutela dell’acqua, bene comune per eccellenza e indispensabile a tutta l'umanità, passa necessariamente attraverso il senso di responsabilità e l’impegno della società civile e di tutti gli esseri umani di buona volontà.
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