Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Udienza preliminare dopo tre anni

Processo per la morte di Antonino Mingolla all'Ilva

Antonino Mingolla è morto sul lavoro. Lavorava all'Ilva di Taranto. Domani 18 novembre alle ore 9.30 c'è l'udienza preliminare al piano terra del Tribunale di Taranto in via Marche.
17 novembre 2009

Antonino Mingolla moriva il 18 aprile del 2006 a causa di una maledetto incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto. E' un processo che si annuncia lungo e “impossibile” voluto solo dalla tenacia e dalla sete di giustizia di Franca Caliolo, moglie di Antonino. Di seguito l’intervista apparsa, in cronaca di Brindisi, su “la Gazzetta del Mezzogiorno” del 25/09/09 e realizzata da Giuseppe Florio. Ilva di Taranto

Morte sul lavoro all’Ilva: dopo tre anni la prima udienza

L’appuntamento è quello dell’udienza preliminare del processo penale per accertare le responsabilità dell’incidente mortale occorsogli negli impianti dell’Ilva di Taranto.

Antonino era dipendente della CMT, ditta appaltatrice per lavori di manutenzione all’interno del cantiere Ilva. Nel pomeriggio del 18 aprile 2006, durante la sostituzione di alcune valvole sul condotto principale del gas “afo”, utilizzato come combustibile per fondere l’acciaio, Antonino morì avvelenato a 46 anni da esalazioni circa venti volte superiori il livello tollerabile. Era, a detta di chi lavorava con lui, «esperto, attento, prudente». Ilva e CMT hanno violato le prescrizioni sulla Sicurezza? Questa la piattaforma del processo, domanda su cui si fronteggeranno un’accusa coraggiosa (il penalista fasanese Stefano Palmisano) e una difesa solitamente impietosa (l’Ilva non ha mai presentato le sue condoglianze ai familiari delle numerose vittime cadute nel corso degli anni, neppure per telegramma. La CMT ha dichiarato fallimento nel 2007. Portavoce di entrambe le aziende hanno in qualche modo dichiarato che la morte di Antonino è avvenuta per sua responsabilità).

«Sono consapevole che nessuno sconterà l’eventuale pena grazie ai benefici di cui godranno gli imputati, primo fra tutti quello dell’indulto»: esordisce con rassegnata fierezza Franca Caliolo, vedova di Antonino, carattere di ferro dietro a un viso di velluto. Davanti a sé, gli anni che avrebbe dovuto condividere con una persona – marito, padre, figlio, sodale – molto speciale: «Era una persona essenziale, dotata di grande capacità di amare quanti gli stavano intorno e con un acuto senso di lealtà: un amico ideale», e la definizione è la stessa che avrebbe dato chiunque tra quelli che lo avevano conosciuto.

«Naturalmente nessuna condanna restituirebbe la vita a mio marito», precisa Franca. «Ma a noi familiari resta un desiderio di giustizia da appagare». Tra le pieghe del dolore, l’attesa di un passo formale della Giustizia italiana: «Tempi nella norma, mi è stato detto in tribunale, ma che così non possono essere percepiti da chi ha subìto una tale perdita». Lo strazio non allenta: «L’elaborazione di un lutto non è mai facile se riguarda una persona che si amava molto ma, quando le cause della morte portano ad affrontare un processo, allora tutto diventa più difficile. Ciò perché infinite volte se ne devono ripercorrere le circostanze, riesaminare i particolari. E quanto più a lungo il processo si trascina, tanto più è difficile riappacificare i ricordi».

Articoli correlati

  • Comitato pace, no a nuovo quartier generale NATO a Taranto
    Disarmo
    "Denaro più utile a tutela ambiente"

    Comitato pace, no a nuovo quartier generale NATO a Taranto

    "I 18,1 milioni di euro destinati a questo nuovo quartier generale della Nato avrebbero potuto sostenere progetti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo in infrastrutture civili, progetti di tutela ambientale e opportunità di lavoro".
    10 novembre 2024 - Adnkronos
  • ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
    PeaceLink
    Lettera ai sostenitori di PeaceLink

    ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica

    L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.
    29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink
  • Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
    PeaceLink
    Ottobre 2024

    Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink

    Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.
    29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • IT.A.CÀ e il turismo responsabile arrivano a Taranto e nella Terra delle Gravine
    Consumo Critico
    “Dove mai andiamo? Sempre a casa”

    IT.A.CÀ e il turismo responsabile arrivano a Taranto e nella Terra delle Gravine

    IT.A.CÀ è il primo e unico festival in Italia sul turismo responsabile ed è arrivato alla XVI^ edizione; invita ogni anno a scoprire luoghi e culture in maniera responsabile e inclusiva ed a riflettere, per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
    28 ottobre 2024
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)