Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

In passato,il limitato coinvolgimento dei singoli è stato l'alibi perfetto per non costruire un modello di sviluppo alternativo al più facile e remunerativo (per pochi) monopolio industriale

Per una nuova idea di Taranto

In questo particolare momento storico, c'è una nuova voglia di comunicare e di partecipare alla vita pubblica, di capire i processi in corso e di decidere consapevolmente quale direzione intraprendere per non ripetere i soliti vecchi errori fatti di deleghe, disinteresse e superficialità.
18 novembre 2009

Palazzo dell'Arcivescovado
Caro Direttore,
mi piacerebbe provare a sintetizzare alcune riflessioni all'indomani degli ultimi eventi vissuti in città.
In questa settimana intensa, infatti, abbiamo assistito con orgoglio alla prima del fim made in Taranto,"Marpiccolo", abbiamo partecipato alla presentazione del libro di Giuliano Foschini, "Quindici passi", dedicato a Taranto e al più grande disastro ambientale mai conosciuto,abbiamo letto del finanziamento di 14 milioni di euro che la Regione Puglia ha destinato al restyling dell'Ospedale SS. Annunziata,abbiamo registrato l'avvio dell'iter per la realizzazione dei
dragaggi al porto di Taranto e abbiamo assistito infreddoliti ma fieri al doppio spettacolo di Marco Paolini nell'insolita e suggestiva cornice del molo di Taranto.

Spesso, direttore, abbiamo riflettuto su quanto la sofferenza e la mortificazione che attanagliano Taranto dipendessero, in misura nient'affatto trascurabile, dalla scarsa attenzione che noi cittadini le abbiamo rivolto.
Il limitato coinvolgimento dei singoli,gradito alla classe politica locale, è stato per quest'ultima l'alibi perfetto per non delineare, pianificare e costruire un modello di sviluppo alternativo al più facile e remunerativo (per pochi) monopolio industriale.
Se avessimo costretto i nostri rappresentanti a lavorare per creare alternative di sviluppo e occupazione non tremeremmo dinanzi alla cassaintegrazione cui l'Ilva sta ricorrendo in questi mesi.

Ho l'impressione che in questo particolare momento storico, tuttavia,ci sia una nuova voglia di comunicare e di partecipare alla vita pubblica, di capire i processi in corso e di decidere consapevolmente quale direzione intraprendere
per non ripetere i soliti vecchi errori fatti di deleghe, disinteresse e superficialità.
Stiamo dicendo chiaramente ai nostri rappresentanti che è giunto il tempo di cambiare e operare scelte che mettano al centro,una volta per tutte, il bene di Taranto.
La gente sta chiedendo ad una classe politica che si ostina a non ascoltare che è tempo di investire sulle enormi
potenzialità che Taranto offre.

In una città martoriata sotto il profilo ambientale, il centro di eccellenza tecnico scientifico di Arpa e Asl è un
inizio di fondamentale importanza, ma vogliamo anche che si apra il porto al trasporto dei passeggeri e non solo e sempre di merci, che l'aeroporto di Grottaglie serva per far arrivare turisti e per collegare le persone da e per
Taranto, vogliamo che in città vecchia si coinvolgano gli investitori privati e si inizi a lavorare per salvaguardare il più grande patrimonio di cui disponiamo che oggi crolla letteralmente a pezzi.
Vogliamo una univeristà autonoma e forte che sappia non solo trattenere i giovani tarantini ma diventare meta di studenti fuori sede che ci permettano di importare e diffondere cultura.

E' ora che i programmi dei nostri amministratori li stilino finalmente i tarantini.

Articoli correlati

  • Presentazione del libro "Mamme ribelli" al Righi
    Ecodidattica
    Messaggio agli studenti

    Presentazione del libro "Mamme ribelli" al Righi

    Questo libro parla di donne coraggiose che da anni hanno creato una rete di solidarietà e di cittadinanza attiva per difendere i loro figli. Il libro racconta le loro esemplari iniziative contro l'inquinamento dei territori e la difesa della salute dei loro figli e di tutti noi.
    23 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Gli studenti di Casal di Principe ricordano il sacerdote martire
    Sociale
    Trent'anni dopo l'omicidio di don Peppe Diana

    Gli studenti di Casal di Principe ricordano il sacerdote martire

    La figura di don Peppe Diana rappresenta un simbolo di speranza e di resistenza alla camorra. La sua memoria è un monito costante contro l'indifferenza e la complicità, invitando ciascuno di noi a non tacere di fronte alle ingiustizie.
    19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Le osservazioni al progetto di dissalatore presentate alla Commissione Ambiente di Taranto
    Ecologia
    Citizen science per il fiume Tara

    Le osservazioni al progetto di dissalatore presentate alla Commissione Ambiente di Taranto

    La cittadinanza si è mobilitata a difesa del fiume Tara e il Comune ha avviato una fase di ascolto e di approfondimento sulla difesa di un luogo molto caro ai tarantini.
    Fulvia Gravame
  • E' nato un comitato contro il dissalatore del fiume Tara
    Ecologia
    Un'altra battaglia per Taranto

    E' nato un comitato contro il dissalatore del fiume Tara

    Dopo i presidi sul fiume Tara del 30 aprile e dell'8 ottobre 2023 e le audizioni nella Commissione Ambiente del Comune di Taranto, è nato un coordinamento di associazioni e cittadini per costruire azioni unitarie a difesa del fiume Tara.
    28 novembre 2023 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)