Ambiente, lavoro e dignità
Anche in autunno può sbocciare la primavera! E’ successo lo scorso anno in novembre, il 29.
Quel giorno fu l’inizio di una nuova stagione, una rinascita per la nostra città.
Oggi questa “marea” è ancora “alta”, come lo è la vigilanza democratica dei tanti cittadini che hanno già partecipato e che ritorneranno a farlo sabato prossimo. Una coscienza civile sempre più diffusa, una consapevolezza che il diritto alla vita, alla salute, al lavoro dignitoso e sano, pur sanciti dalla nostra Costituzione, vanno ricordati, conquistati e consolidati.
Questa città è tornata finalmente visibile e vuole contare per il proprio futuro.
I tanti cittadini e lavoratori che sabato prossimo scenderanno pacificamente e fermamente a manifestare “sentono” da tempo i problemi dell’inquinamento perché li vivono, li comprendono ed indicano la loro soluzione nel rispetto delle leggi e dei termini che l’Europa ci indica, nel rigore e nel controllo pubblico dei dovuti parametri.
Lo fanno sul terreno democratico della partecipazione collettiva, nell’indicare obiettivi concreti da raggiungere a chi di dovere che li deve attuare con proprie e responsabili decisioni istituzionali. La società civile, noi tutti, cittadini semplici ed organizzazioni, oggi sembra essere più avanti rispetto a coloro che non sentendo da troppo tempo più i problemi perché da essi lontani, mentre pensano di avere, spesso a priori, loro soluzioni che si rivelano spesso sbagliate.
E’ ancora la storia di questi giorni.
Ribadiamo, ancora una volta, che non si manifesta contro qualcuno o qualcosa, ma per ottenere il legittimo diritto ad una città diversa, normale come tante altre, in cui ognuno di noi si senta impegnato direttamente alla sua ricostruzione materiale e morale e non deleghi ancora ad altri il proprio destino.
In questa città che amiamo ed in cui l’inquinamento è stato anche di ordine culturale, economico, morale ed istituzionale, noi indichiamo la soluzione alle tante gravi malattie che ci affliggono, nella conquista della salute che ci appartiene e non nella ricerca affannosa di soluzioni individuali come sinora è avvenuto, come l’obiettivo di un benessere collettivo da raggiungere da parte di tutta la cittadinanza.
Per questo chiediamo di uscire ognuno dal proprio ambito individuale della sofferenza e dei problemi, sabato mattina affermiamo tutti insieme un diritto che ci appartiene, quello alla vita.
Quest’anno ribadiremo ancora una volta i nostri tre obiettivi:
AMBIENTE, LAVORO, DIGNITA’.
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