Presentato lo studio di fattibilità per ridurre le emissioni di diossina
Regalo di Natale dell'Ilva in tema ambientale.
Con qualche giorno d'anticipo rispetto alla scadenza di fine mese, l'azienda siderurgica ieri ha trasmesso lo studio di fattibilità finalizzato alla riduzione delle emissioni di diossine.
Il documento è stato inviato al ministero dell'Ambiente ed alla Regione Puglia. Per conoscenza all'Ispra, all'Arpa Puglia ed alla Presidenza del Consiglio. Fu il sottosegretario di Stato Gianni Letta, infatti, a mediare le tra la Regione Puglia e l'Ilva, riuscendo a trovare un'intesa che mettesse d'accordo tutti. La notifica dello studio, infatti, è uno degli impegni previsti dal Protocollo Integrativo dell'Accordo di Programma “Area Industriale di Taranto e Statte” dell'11 aprile 2008, sottoscritto a Roma in data 19 febbraio 2009.
«Con il documento - spiega l'Ilva si sono definite le attività, gli interventi e i tempi per l'adeguamento dello stabilimento di Taranto ai valori limite per le emissioni di diossine stabiliti dalla Legge Regionale 19 dicembre 2008, n.44 e sue modifiche e integrazioni». Il valore limite richiamato dall'azienda siderurgica è quello di 0,4 nanogrammi di diossina per metro cubo d'aria. Si tratta sicuramente dello step più impegnativo in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera che porterebbe lo stabilimento ionico al livelo degli altri impianti europei. Il limite di 0,4 nanogrammi entrerà in vigore il prossimo 31 dicembre 2010. La tecnologia individuata per ridurre le emissioni di diossina dall'impianto di ag-glomerazione (camino E312) consiste nella realizzazione di un sistema di iniezione controllata di carbone e agenti inerti a monte degli elettrofiltri, tecnologia già adottata in altri impianti di agglomerazione europei con caratteristiche similari a quello di Taranto.
Secondo i piani dell'azienda siderurgica l'installazione dell'impianto definitivo avverrà dopo una preliminare e necessaria fase di prove sperimentali. L'Ilva assicura che «la realizzazione dell'intero progetto si completerà entro la fine di dicembre 2010», nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito nell'accordo.
«Con tale atto - sottolinea una nota dell'ufficio stampa - l'Ilva ha completato tutti gli impegni previsti dal suddetto Protocollo Integrativo sottoscritto a Roma dal Ministero del'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Poitiche Sociali, dal Ministero per i rapporti con le Regioni, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Puglia»
Articoli correlati
- L'inquinamento persiste ancora a Taranto
E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
La questione è stata sollevata da Antonio Lenti che ha ottenuto un voto unanime sulla mozione a sostegno del polo in consiglio comunale di Taranto e sarà oggetto di un'audizione nella commissione ecologia della regione Puglia.27 settembre 2024 - Fulvia Gravame - Comunicato stampa di Europa Verde Taranto
Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.31 luglio 2024 - Slides
Latte materno, diossine e PCB
L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini - Cosa vogliono fare Comune, Provincia e Regione?
AIA ILVA: non facciamoci fregare
Oggi, 23 agosto 2023, per lo stabilimento siderurgico ILVA arriva a scadenza l'AIA, ossia l'Autorizzazione Integrata Ambientale. E i sostenitori della "decarbonizzazione" adesso accetteranno altri 12 anni di carbone autorizzato dal ministro nella cokeria che lancia benzene sul quartiere Tamburi?23 agosto 2023 - Alessandro Marescotti
Sociale.network