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La chiede a Vendola l'associazione Contramianto

Class action per l'inquinamento

Migliaia di lavoratori e cittadini per colpa non loro patiscono il dramma della malattia e la tragedia della morte
Fonte: Corriere del Giorno - 29 dicembre 2009

Luciano Carleo, presidente dell'associazione Contramianto, ha inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola , all'assessore alla Sanità Fiore, al presidente della Provincia Florido, ai sindaci di Taranto e Statte Stefàno e Miccoli, ai direttori generali di Arpa e Asl, Assennato e Colasanto.

"La situazione della città di taranto e del territorio jonico per la contemporanea presenza di numerosi insediamenti industriali con emissioni inquinanti - si legge nella missiva- ha determinato negli anni gravi effetti sulla salute della popolazione con aumenti di patologie e conseguenti crescite dei livelli di morbilità e mortalità. Le numerose inchieste avviate dalla Procura e quelle ancora in corso come le azioni giudiziare stanno e cercheranno di chiarire eventuali responsabilità e responsabili. In tutta questa vicenda rimane di certo che migliaia di lavoratori e cittadini per colpa non loro patiscono il dramma della malattia e la tragedia della morte, mentre rimane in capo agli organi istituzionali la responsabilità di controllare, garantire e tutelare la salute della popolazione come previsto dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato.
Riteniamo pertanto al momento prioritario conoscere quali interventi gli organi istituzionali in indirizzo intendano adottare per ridurre/eliminare gli effetti degli inquinanti e salvaguardare la cittadinanza dalla sinergica azione di tali sostanze e contestualmente quali interventi di sanità pubblica siano programmati a garanzia della salute della cittadinanza, anche in relazione agli obblighi previsti dalla L.833/78 nei confronti del sindaco nel caso di situazioni di emergenza sanitaria.
Consapevoli che la questione riveste carattere non solo locale e regionale ma si allarga a responsabilità ben più ampie ci riserviamo di coinvolgere sul tema il Governo Nazionale e la Comunità Europea considerando da subito l'opportunità di atti di class action verso chi ha determinato in tutti questi anni danni incalcolabili alla salute della popolazione. Riteniamo utile ed indispensabile che al più presto si avvii un confronto pubblico al quale partecipino tutti i soggetti interessati ala questione e in tale ambto chiediamo da subito di essere convocati per rappresentare gli interessi collettivi in qualità di associaizone onlus riconosciuta prioritariamente nel settore socio sanitario.

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