Esalazioni maleodoranti, blitz del Noe: sigilli al termodistruttore del cimitero
L’impianto di termodistruzione dei rifiuti cimiteriali realizzato all’interno del cimitero comunale di Taranto, gestito dall’Amiu, è stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce. Il provvedimento fa seguito ad un controllo ambientale effettuato dal Noe dopo diverse segnalazioni pervenute in relazione ad esalazioni maleodoranti avvertite in zona, e durante il quale i carabinieri hanno accertato che l’impianto era sprovvisto delle autorizzazioni provinciali al trattamento e all’incenerimento dei rifiuti e di quelle relative alle emissioni in atmosfera.
È stato sequestrato anche un locale di pertinenza del termodistruttore, utilizzato per il deposito di resti non umani derivanti dalla esumuzione delle salme, costituiti da addobbi funebri ed indumenti. Il legale rappresentante della società che gestisce l’impianto è stato segnalato alla procura della Repubblica per le ipotesi di reato che vanno dalla gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata all’esercizio d’impianto che provoca emissioni in atmosfera in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Articoli correlati
- L'inquinamento persiste ancora a Taranto
E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
La questione è stata sollevata da Antonio Lenti che ha ottenuto un voto unanime sulla mozione a sostegno del polo in consiglio comunale di Taranto e sarà oggetto di un'audizione nella commissione ecologia della regione Puglia.27 settembre 2024 - Fulvia Gravame - Comunicato stampa di Europa Verde Taranto
Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.31 luglio 2024 - Slides
Latte materno, diossine e PCB
L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini - Proposta di una biobanca a Taranto
Biobanca e inquinamento ambientale
In che modo una biobanca potrebbe essere utile a mantenere traccia nel tempo degli impatti sanitari delle emissioni industriali sulla popolazione più esposta e in particolare dei bambini? Potrebbe essere inclusa fra le prescrizioni di biomonitoraggio per l'AIA dell'ILVA?9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
Sociale.network