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Comunicato stampa : Altamarea scrive alla Regione

Non ci sono verifiche antidiossina nei macelli regionali sulla carne di Taranto.

Altamarea invita la Regione Puglia a riprendere in mano il programma dei controlli così come era stato preventivato l'11 agosto 2009 con l'istituzione del “tavolo tecnico sulla diossina” avviato dopo una lettera del coordinamento di Altamarea.
26 gennaio 2010
Altamarea

Altamarea scrive alla Regione Puglia per richiedere controlli di routine sulla diossina nelle carni. Logo Altamarea

In particolare non risultano esserci fino a ora controlli regolari nella carne di Taranto macellata nella regione.

Non sono cioè effettuate sistematiche analisi di diossina dagli organi competenti e non sono resi pubblici eventuali autocontrolli dei produttori, se ve ne sono. E questo a tutto scapito della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori.

Come mai accade tutto ciò?

In questi mesi infatti l'allarme sull'influenza suina ha dirottato risorse e personale della Asl di Taranto verso il controllo della pandemia “fasulla”.

Il falso allarme dell'influenza suina, oltre allo spreco di vaccini, ha creato così un danno anche ai consumatori di Taranto.

Ricordiamo i dati sulla diossina, frutto dei controlli del Dipartimento di Prevenzione della Asl locale.

A Taranto nel 17 per cento dei campioni di latte di pecore e capre è stata trovata una concentrazione di diossina superiore ai limiti di legge. Ma quando si è passati ad analizzare la carne gli “sforamenti” per diossina sono saliti all'83 per cento. Quando poi in laboratorio è stato portato il fegato di pecore e capre il dato è stato preoccupante: nel 100 per cento dei casi è stata riscontrata diossina sopra i limiti di legge.

A luglio del 2009 la pressione della società civile e del movimento anti-diossina ha fatto sentire la sua voce inviando documentate comunicazioni agli organi competenti.

Di fronte a questi dati e a queste richieste di verifica sulla diossina nelle carni, la Regione Puglia aveva dato disposizioni di effettuare controlli sui macelli regionali.

Ma a vanificare i controlli previsti è stato il clamoroso “falso allarme” dell'influenza suina che, in buona sostanza, ha bloccato le verifiche.

Tutto questo è inammissibile se si considera che la “suina” si è rivelata una “bufala”.

Ricordiamo il clamoroso “j'accuse” del presidente della commissione Sanità del Consiglio d'Europa, Wolfang Wodarg, contro le case farmaceutiche e l'Organizzazione mondiale della sanità che hanno “gonfiato” l'allarme.

Wodarg ha definito il caso dell'influenza suina come "uno dei più grandi scandali sanitari del secolo". I numeri parlano da soli. Il totale di vittime correlato all'influenza suina è stato dello 0,005% contro lo 0,2% del tasso di mortalità dell'influenza stagionale. L'Italia ha ordinato 24 milioni di dosi di vaccino per la suina, ne sono state consegnate 10 milioni, ne sono state somministrate solo 830.403 e 34.832 seconde dosi. Adesso si parla di “smaltire” questi vaccini in Africa che avrebbe invece bisogno di vaccini e farmaci anti-malarici.

Altamarea invita la Regione Puglia a riprendere in mano il programma dei controlli così come era stato preventivato l'11 agosto 2009 con l'istituzione del “tavolo tecnico sulla diossina” avviato dopo una lettera del coordinamento di Altamarea.

Per la documentazione si veda

http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/29894.html

http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30068.html

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