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Settecento persone ogni giorno scoprono di avere la lebbra. Dieci milioni di esseri umani hanno la vita segnata dalla malattia. Il 60% dei malati del pianeta riceve cure grazie alla solidarietà internazionale.

Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. A Taranto un banchetto in piazza Maria Immacolata

Dalle ore 9 alle 13 di domenica 31 gennaio, in piazza Maria Immacolata a Taranto i volontari dell’AIFO offriranno il miele della solidarietà del commercio equo e solidale. Lo faranno per sollecitare donazioni e informare sulla curabilità della malattia.
30 gennaio 2010
Gruppo Aifo di Taranto

Settecento persone ogni giorno scoprono di avere la lebbra. Dieci milioni di esseri umani hanno la vita segnata dalla malattia. Il 60% dei malati del pianeta riceve cure grazie alla solidarietà internazionale. Questi sono i numeri sconvolgenti che ci spingono ad agire per promuovere, anche quest’anno, la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Il logo dell'AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau)

Dalle ore 9 alle 13 di domenica 31 gennaio, in piazza Maria Immacolata a Taranto i volontari dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) offriranno il miele della solidarietà del commercio equo e solidale. Lo faranno per sollecitare donazioni e informare sulla curabilità della malattia. Infatti con soli 130 euro è possibile finanziare la cura completa di un malato di lebbra. Le donazioni saranno utilizzate per finanziare 25 progetti dell’Aifo in India, la nazione attualmente più colpita dalla lebbra.

L’iniziativa di Taranto si svolge in contemporanea a quella nazionale in altre piazze d’Italia. L’AIFO chiede interventi per il reinserimento delle persone con disabilità, clinicamente guarite ma bisognose di programmi riabilitativi per poter continuare ad avere una vita sociale.

Altro obiettivo della Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra è quello di sollecitare la ricerca di un vaccino efficace che ancora manca.

La lebbra devasta le persone, le sfigura e distrugge la loro vita sociale, creando sofferenza ed emarginazione. Raoul Follereau, che dedicò l’intera sua vita ai lebbrosi, riteneva che anche i governi possono fare molto, ad esempio rinunciando all’acquisto di aerei da bombardamento per finanziare programmi di cura e riabilitazione.

La Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra è pertanto un’occasione per ripensare le priorità e gli impegni che l’intera società dovrebbe darsi per mettere al centro l’uomo, in particolare gli ultimi, i più bisognosi. Sono persone dimenticate e senza voce per le quali occorre sollecitare una forte solidarietà internazionale.

Per chi volesse contribuire all’iniziativa e prendere contatto con il gruppo Aifo di Taranto può telefonare al 3346473347 oppure consultare il sito www.aifo.it.

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