Inquinamento all'Ilva di Taranto. La Ue: "Continuiamo a vigilare"
La Commissione europea "continuerà a monitorare da vicino l'attuazione della direttiva Ippc" sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento industriale, per garantirne "adeguata applicazione anche per l'impianto Ilva".
E' quanto sottolinea il commissario Ue all' Ambiente Stavros Dimas, in risposta ad un'interrogazione de''eurodeputato Luigi De Magistris. Dimas riferisce inoltre che l'esecutivo Ue ha deciso di "interpellare la Corte di giustiza dell'Ue" dopo aver riscontrato che l'Italia non ha ancora affrontato le carenze riscontrate nell'attuazione della direttiva Ippc".
Già nel maggio 2008, ricorda il commissario nella risposta era stata aperta una procedura d'infrazione contro l'Italia per violazione della direttiva Ippc. Dall'esame delle risposte inviate era emerso che per diversi impianti le autorizazzioni Ippc "non erano ancora disponibili", da qui la scelta di Bruxelles di passare alla seconda fase della procedura con l'invio di un parere motivato, poi sfociato nel ricorso alla Corte.
Per lo stabilimento Ilva, rileva la Commissione, le autorità italiane hanno confermato che è applicata la direttiva, ma che "finora non è stata rilasciata alcuna autorizzazione in conformità con l'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva stessa, che impone la piena conformità per tutti gli stabilimenti esistenti entro il 30 ottobre 2007".
Le emissioni dell'Ilva sono da sempre al centro della protesta degli ambientalisti, ma non solo. Anche gli abitanti di Taranto e dei comuni limitrofi lamentano i possibili effetti nocivi sulla salute derivanti dall'inquinamento dell'aria.
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