Superato il valore per uno dei più potenti cancerogeni di Taranto
Altamarea lancia l'ennesimo grido di allarme per il superamento per il terzo anno consecutivo del valore obiettivo di 1 nanogrammo a metro cubo per uno dei più potenti cancerogeni a Taranto: il benzo(a)pirene.
Il benzo(a)pirene è un genotossico e può modificare il DNA trasmesso dai genitori ai figli.
Abbiamo ottenuto i dati ambientali con apposita richiesta di Peacelink e a seguito della quale Arpa ha comunicato questi dati a Regione, Ministero dell'Ambiente, Comune di Taranto oltre che ad Ilva ed Eni.
Nonostante la riduzione della produzione di coke dell'Ilva nel 2009 il benzo(a)pirene rimane a 1,3 nanogrammi a metro cubo nel quartiere Tamburi, ossia il 30% oltre il valore obiettivo fissato dalla legge che è di 1 nanogrammo.
Le analisi ventoselettive hanno dimostrato inequivocabilmente che il benzo(a)pirene proviene in quantità preponderante dall'area industriale.
Anche se diverse sono le sorgenti di questo inquinante resta il fatto che tuttavia una percentuale significativa è attribuibile all'Ilva.
Dato che buona parte del benzo(a)pirene è emesso dalla cokeria Ilva, Altamarea si unisce alla richiesta di PeaceLink per chiedere con forza che non venga concessa l'Autorizzazione Integrata Ambientale all'Ilva se rimangono in funzione le batterie obsolete della cokeria.
Altamarea chiede a gran voce che il sindaco di Taranto attui un immediato, deciso e ormai non più procastinabile intervento a tutela della salute pubblica di fronte ai gravi dati dell'inquinamento ambientale emersi con le misurazioni dell'Arpa Puglia.
In particolare chiediamo al Sindaco di Taranto un'ordinanza che prescriva all'Ilva un'immediata drastica riduzione delle emissioni.
Non possiamo aspettare i dati del benzo(a)pirene del 2010: occorre agire subito.
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