Altamarea torna in piazza. "Cokeria Ilva da rottamare, sindaco intervieni"
Altamarea convocherà un'assemblea cittadina per preparare una grande manifestazione popolare davanti al Municipio di Taranto.
Una marea umana sarà la risposta di questa città al superamento del valore di legge per uno dei più potenti cancerogeni che avvelena l’aria di Taranto: il benzo(a)pirene.
La manifestazione di fronte al Municipio chiederà un’ordinanza del Sindaco.
La vecchia cokeria dell’Ilva va rottamata!
La cokeria Ilva non può più essere autorizzata nell’Autorizzazione Integrata Ambientale. E il sindaco lo deve comunicare al Ministero dell’Ambiente.
Quella cokeria avvelena l'aria che respiriamo.
Non comprendiamo perché si rottamino le automobili inquinanti e poi si debbano respirare le emissioni cancerogene di una vecchia cokeria superinquinante.
Le centraline del quartiere Tamburi di Taranto registrano da anni ormai un costante superamento del valore di legge. (1)
Tale inquinante altamente cancerogeno si trova in concentrazione altissima quando il vento soffia dall'area industriale verso il quartiere Tamburi. L’Arpa ha rilevato valori di 3,88 nanogrammi a metro cubo nel febbraio 2009 (il valore obiettivo è di 1).
Quando invece il vento soffia dal quartiere Tamburi verso l'area industriale l'inquinamento da benzo(a)pirene scende a 0,04 nanogrammi a metro cubo (uno dei valori più bassi registrati in Italia dalle Arpa Regionali fra il 2008 e il 2009). (2)
E’ quindi chiarissima la provenienza industriale del benzo(a)pirene.
E' del tutto evidente che l'inquinamento da traffico non è il fattore che determina il superamento del valore di legge. Il benzo(a)pirene proviene massivamente dall'area industriale.
A questo punto ci rivolgiamo al Sindaco, massimo responsabile della salute pubblica. Non si può più tollerare che i bambini del quartiere Tamburi siano costretti a respirare cancerogeni per un equivalente di oltre mille sigarette anno.
Occorre un'azione drastica a tutela della salute pubblica.
Altamarea chiede al Sindaco un'azione decisa non più procrastinabile di fronte all’inquinamento della cokeria dell’Ilva di Taranto. Ricordiamo che la cokeria dell’Ilva di Taranto è ancora più grande di quella dell’Ilva di Genova. Quest’ultima è stata chiusa per l'eccessivo impatto sulla salute degli abitanti del quartiere di Cornigliano. Non comprendiamo come sia possibile che a Taranto la salute sia valutata in modo difforme rispetto a Genova.
Tanti cittadini hanno espresso in questi giorni sulla pagina Facebook del sindaco la loro richiesta: subito un'ordinanza sulla cokeria.
La nostra mobilitazione aumenterà nei prossimi giorni. Passerà da Facebook alle strade. Diventerà una marea umana davanti al Municipio.
Altamarea fa appello a tutte le forze sociali e democratiche, a tutte le associazioni e i movimenti della città perché questa mobilitazione divenga l’espressione inarrestabile della volontà popolare.
Altamarea chiede tre cose al Sindaco:
- un'ordinanza sulla cokeria a tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori e l'immediata installazione di sistemi di rilevazione perimetrale degli inquinanti attorno alla cokeria, in particolare analizzatori in continuo degli idrocarburi policiclici aromatici; tale sistema di monitoraggio deve avvenire immediatamente a cura e spese dell’Ilva, con la supervisione dell’Arpa Puglia;
- l’installazione anche attorno all’Eni e alla Cementir di un analogo sistema di rilevazione a cura e spese delle aziende, sotto il controllo di Arpa Puglia, al fine di quantificarne le emissioni di il benzo(a)pirene e di definire la quota di tale inquinante emessa da ogni fonte; tale richiesta era stata fatta al Sindaco già nel 2009;
- la richiesta del risarcimento a carico dell'Ilva per i danni causati dall’azienda (processo parchi minerali, con condanna definitiva); su questo il sindaco non può più aspettare; aveva chiesto nel 2009 un parere al suo ufficio legale; il termine per l'azione risarcitoria scade a settembre di quest'anno.
Il tempo dei rinvii e delle attese è finito. Altamarea torna in piazza.
Altamarea
Il presente comunicato è stato discusso e approvato nell’assemblea di Altamarea del 21/4/2010 presso l’AIL di Taranto.
(2) Tale dato è sempre di fonte Arpa ed è stato rilevato con sistema ventoselettivo nel medesimo periodo (febbraio 2009).
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network