Altamarea: la manifestazione a Taranto sarà il 29 maggio di fronte al Municipio. "Chiediamo subito il fermo tecnico della cokeria"
Altamarea ha definito la data della manifestazione per chiedere lo stop della cokeria: si svolgerà la mattina del 29 maggio.
Sarà un sabato in cui migliaia di tarantini, invece di andare al mare, andranno sotto il Municipio a chiedere al Sindaco aria pulita per sé e per i propri figli. Aria senza i pericolosi cancerogeni emessi dalla cokeria. La città è pronta a dire "stop alla cokeria".
Un altro modello di sviluppo attende la città: quello delle bonifiche dentro e fuori
dell'area industriale e dell'economia sostenibile.
Per preparare la manifestazione per lunedì 3 maggio è convocata un'assemblea generale di tutti i cittadini, le associazioni e le forze sociali che vogliano aderire e farsi copromotori della manifestazione. L'assemblea si terrà alle ore 17.30 presso l'Istituto Righi Taranto, via Dante 120, ore 17.30 di lunedì 3 maggio, Aula riunioni n.208 (2° piano).
Questa è la lettera che Altamarea rivolge al Sindaco di Taranto e ai consiglieri comunali che si riuniranno venerdì 30 aprile in Consiglio.
Al Sindaco e ai consiglieri comunali
Oggetto: fermo tecnico della cokeria per misurazione del
benzo(a)pirene a cokeria ferma
L'Ilva nel 2009 ha ridotto la produzione di acciaio per la crisi internazionale e in questo momento non marcia al massimo della propria potenzialità. Lo stabilimento è quindi in grado di procedere a un “fermo tecnico” della cokeria alimentando il ciclo produttivo con coke opportunamente stoccato.
Al Sindaco chiediamo che convochi la dirigenza Ilva e concordi uno “stop tecnico” di tutta la cokeria per il tempo necessario a fare le misurazioni del benzo(a)pirene a cokeria ferma.
Nell'esperienza dell'Ilva di Genova si è notato che a cokeria spenta i livelli di benzo(a)pirene sono crollati verticalmente.
Se questo si verificherà anche a Taranto, il Sindaco avrà in mano la prova decisiva per emanare un'ordinanza di chiusura della cokeria.
La prova tecnicamente decisiva per emanare l'ordinanza è dunque quella di misurare il benzo(a)pirene a cokeria ferma.
Il mancato fermo tecnico della cokeria Ilva sarebbe invece l'implicita ammissione che tale impianto ha emissioni estremamente consistenti.
Se l'Ilva si dovesse rifiutare di collaborare procedendo al fermo tecnico della cokeria, il Sindaco avrebbe quattro formidabili strumenti di pressione sulla dirigenza Ilva:
1. negare il proprio parere favorevole all'AIA (Autorizazzione Integrata Ambientale);
2. investire la magistratura perché proceda essa stessa al fermo tecnico e a ordinare la misurazione del benzo(a)pirene a cokeria ferma;
3. emanare un'ordinanza per installare centraline perimetrali di analisi istantanea e continuativa degli IPA (gli idrocarburi policiclici aromatici, cancerogeni) ordinando il fermo dell'impianto ogni volta che si superino livelli di allarme;
4. acquisire i dati sanitari dei lavoratori della cokeria per verificare quanti cancerogeni hanno accumulato e emanare un'ordinanza in presenza di motivi di allarme sanitario.
Il sindaco può ordinare immediate indagini sanitarie per verificare lo stato di salute dei lavoratori della cokeria verificando la presenza di inquinanti prima durante e dopo i turni di lavoro, in quanto egli è il responsabile della salute di tutti i cittadini e quindi anche dei lavoratori.
Ma vi è un quinto formidabile strumento che il Sindaco può giocare per
fare "scacco matto" all'Ilva in caso di mancata collaborazione: l'analisi ventoselettiva.
Infatti la misurazione del benzo(a)pirene posizionando uno strumento di campionamento del benzo(a)pirene sopravento rispetto alla cokeria equivale sostanzialmente a misurare la qualità dell'aria a cokeria spenta.
E' il cosiddetto sistema "ventoselettivo" che ha già confermato che il benzo(a)pirene proviene dall'area industriale. Ripetere in maniera "mirata alla cokeria" tale rilevazione offrirebbe una prova decisiva. Con questo sistema si finirà di collegare
l'eccesso di benzo(a)pirene al traffico e al riscaldamento domestico.
Tale richiesta era già stata fatta in forma ufficiale e scritta al sindaco in un incontro di Altamarea il 21 dicembre 2009 ma non sappiamo se il Sindaco ne abbia tenuto conto (si veda http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30916.html).
Non dobbiamo essere noi a ricordare che l'art. 38 della Legge 142/90 conferisce al Sindaco potere di ordinanza in materia sanitaria.
Per questo chiediamo con forza, anche alla luce degli ultimi avvenimenti e per la pericolosità per la cittadinanza insita nella continuazione senza vincoli di questa situazione, di acquisire i dati del benzo(a)pirene a cokeria ferma e di provvedere al più presto con l'emanazione di un provvedimento sindacale di fermo della cokeria nel
caso sia verificato che tale impianto concorra significativamente al superamento del valore stabilito dalla legge (1 ng/mc).
Se quanto fino a ora elencato non venisse attuato nei tempi tecnicamente più rapidi certamente ci si troverebbe di fronte ad un grave comportamento omissivo di fronte in materia di tutela della salute dei cittadini e in tal caso ci riserviamo di compiere tutti gli atti possibili, anche i più estremi.
Diamo pertanto tempo di una settimana al sindaco per convocare la dirigenza Ilva e per poi far misurare dall'Arpa i dati del benzo(a)pirene a cokeria ferma nei tempi tecnicamente più rapidi.
Riteniamo altamente probabile che a cokeria ferma i valori del benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi scenderanno sotto il valore obiettivo di legge (1 nanogrammo a metro cubo).
Questo sarà sufficiente al fine di preparare un'ordinanza sindacale di fermo della cokeria ed è quello che chiederemo al Sindaco. Lo convochiamo già da ora per sabato 29 maggio in Municipio e da lui attendiamo un'azione certa e decisa a tutela della salute dei cittadini e degli stessi lavoratori della cokeria.
La mattina del 29 maggio quindi saremo in piazza di fronte al Municipio per chiedere tale ordinanza sindacale. E se il sindaco non agirà la mobilitazione è destinata a non arrestarsi.
Invitiamo il Sindaco a dare una risposta in Consiglio comunale a questa nostra comunicazione.
Richiediamo inoltre al sindaco di attivare l'azione risarcitoria per i danni ambientali a nome dell'intera collettività nei confronti dell'Ilva, azione che gli è ancora consentita per legge nonostante il ritiro della costituzione di parte civile da parte del precedente
Sindaco.
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