Incontro al Righi per organizzare la manifestazione del 29 maggio: stop cokeria Ilva!
IL RAPPORTO ISPRA. Mentre in Italia, secondo il recentissimo rapporto dell'Ispra, si registrano alcuni miglioramenti della qualità dell'aria, a Taranto la situazione si conferma insostenibile. «Dal rapporto Ispra - si legge in una nota che l’Agenzia regionale per l’ambiente ha inviato agli organi di informazione - la città di Taranto rappresenta un record negativo sul territorio nazionale per le emissioni di inquinanti in atmosfera, con particolare riferimento a Pm10 (polveri sottili), ossidi di azoto, Benzene e ossidi di zolfo». Ma il dato forse più preoccupate è costituito dal benzo(a)pirene, un potente cancerogeno che fuoriesce copioso in particolare dalla cokeria dell'Ilva.
L'INCONTRO AL RIGHI. Di fronte a questa grave e persistente fonte di inquinamento la città è chiamata alla mobilitazione. Si tiene presso Istituto Righi Taranto l'assemblea pubblica per organizzare il corteo "Stop cokeria Ilva!". L'assemblea, programmata presso l'auditorium del Sacro Cuore, è stata spostata nella Sala Riunioni (aula 208, 2° piano) dell'Istituto Righi di Taranto in via Dante 120. E' confermato l'orario: 17.30. E' un incontro aperto a tutti coloro che vogliano essere copromotori della manifestazione, nessuno escluso. La manifestazione è improntata al massimo pluralismo.
LA MANIFESTAZIONE DEL 29 MAGGIO. Sono pertanto invitati a copromuovere la manifestazione le forze associative, professionali e sociali della città. Tutti i copromotori avranno pari dignità e pari pssibilità di esprimersi. Il corteo del 29 maggio ha lo scopo di far convergere le varie del movimento ambientalista allo scopo, con un'unica forte voce, di ottenere un’ordinanza che fermi la cokeria dell’Ilva di Taranto e l’inquinamento cancerogeno che tale impianto provoca.
LA SALUTE. Lo sforamento del valore di legge del benzo(a)pirene (1,3 ng/m3 contro il valore di legge di 1 ng/m3) è un dato grave che richiede un’ordinanza immediata del Sindaco. I dati dell’Arpa ormai parlano chiaro. Questo potente cancerogeno, ricordiamo a chi non lo sapesse, può anche modificare il DNA delle future generazioni avendo un effetto mutageno. Una manifestazione unitaria chiederà il fermo della cokeria. Chiediamo un fermo tecnico che diverrà permenente se si constaterà (così come è accaduto all'Ilva di Genova) la "caduta verticale" delle concentrazioni di benzo(a)pirene con lo "stop" della cottura del coke.
IL LAVORO. Il secondo obiettivo della manifestazione è quello di richiedere che l'Ilva paghi i danni ambientali provocati. Tale richiesta può essere avanzata sia dal Sindaco di Taranto sia dal Presidente della Provincia, in seguito alla condanna definitiva da parte della Corte di Cassazione nei confronti dei responsabili dell'Ilva nel processo sui parchi minerali. La somma ottenuta dall'Ilva come risarcimento potrà dare occupazione a tanti lavoratori precari e disoccupati: questa è la nostra proposta per l'immediato. Per la prospettiva vi è l'immane lavoro di bonifica interna ed esterna ai siti industriali, che darà lavoro per i prossimi anni ad una quantità notevole di persone. Noi marceremo assieme a tutti coloro i quali esigono salute e lavoro, ben sapendo che uno sviluppo ecosostenibile crea nuovi lavori mentre l'attuale sviluppo provoca morte e malattie.
PER UN FUTURO VIVIBILE. E’ venuto il momento di operare assieme per il bene comune dell’intera città. E’ venuto il momento di fermare la cokeria, così come è stato fatto a Genova. E’ venuto il momento di chiedere i danni e si creare lavoro togliendo un po' di profitti all'azienda che ci ha inquinato. Non vogliamo respirare più i cancerogeni della cokeria! Salviamo i bambini, costruiamo un futuro pulito con lavori ecosostenibili. Chi inquina paghi: subito le bonifiche!
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