Ilva di Taranto: quanta diossina emette ancora
Prelievi (ng TE/Nmc)
DIOSSINA DAL CAMINO E312 DELL'ILVA
11/01/10
1,96 nanogrammi a metro cubo
3,44 con normalizzazione al 15,5%
12/01/10
0,50 nanogrammi a metro cubo
0,86 con normalizzazione al 15,5%
13/01/10
2,30 nanogrammi a metro cubo
3,96 con normalizzazione al 15,5%
01/02/10
0,96 nanogrammi a metro cubo
1,26 con normalizzazione al 15,5%
02/02/10
0,87 nanogrammi a metro cubo
1,14 con normalizzazione al 15,5%
03/03/10
0,99 nanogrammi a metro cubo
1,38 con normalizzazione al 15,5%
I dati di normalizzazione al 15,5% sono stati calcolati da PeaceLink.
COMMENTO
1. Se fosse passata la bozza di Legge Regionale antidiossina che conteneva la normalizzazione al 15,5% di ossigeno e non prevedeva medie annuali, l'impianto AGL/2 a gennaio 2010 sarebbe stato "diffidato" dalle autorità competenti. Il 13 gennaio 2010 AGL/2 avrebbe sforato anche al netto dello sconto del 35% di incertezza.
2. La definizione per legge di una percentuale di ossigeno di riferimento non può essere rinviata. Tutti gli impianti ne hanno uno, non si vede perché l'agglomerato dovrebbe esserne esente. L'ossigeno nei fumi è
variato di molto nei sei prelievi. L'Ilva deve spiegare perché. E L'Arpa deve acquisire online in continuo i dati giornalieri della percentuale di ossigeno per vedere di quanto di discosta tale percentuale da quella "anomala" riscontrata durante i controlli. Lo abbiamo chiesto da tempo all'Arpa.
3. Le concentrazioni di diossina nei fumi hanno anch'esse mostrato di essere poco costanti. A maggior ragione è necessario il campionamento in continuo, peraltro previsto dalla Legge Regionale antidiossina (articolo 3). Il
campionamento in continuo fugherebbe tutti i dubbi sui "prelievi telefonati", sui valori ballerini, e sui vuoti conoscitivi. Per esempio, chi ci dice cosa è successo fra il 13 gennaio e i 2 febbraio?
I dati di gennaio erano un picco negativo o hanno continuato a peggiorare fino al miglioramento del 2 febbraio? Noi apprezziamo molto gli sforzi che l'ARPA ha profuso per garantire un numero così elevato di prelievi, ma sarebbe stato meglio per l'ARPA prescrivere all'ILVA un sistema di campionamento in continuo che avrebbe richiesto poche decine di minuti di lavoro di un solo tecnico per sostituire una cartuccia.
4. Siamo notevolmente preoccupati anche per i valori di IPA e PCB. Sono veramente alti. E stiamo parlando di sostanze cancerogene. Gli IPA si avvicinano pericolosamente al limite di legge (0,1 mg/mc) che è vecchio e assurdamente alto. Si tiene in vita - così ci sembra un limite assurdo per consentire all'impianto di agglomerazione di rientrarvi. Per i PCB vengono fuori ogni anno oltre 13 Kg di PCB totali (calcolo effettuato usando i dati del 13 gennaio). E ancora qualcuno sostiene che i PCB non provengono dall'area industriale!
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network