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Uno mio studente sfinito dal caldo è svenuto e ha sbattuto violentemente la nuca

"Sotto il sole ho perso i sensi e sono caduto all'indietro. Aspettavo di vedere il Sindaco di Taranto"

Alla manifestazione del 29 maggio contro l'inquinamento, il Sindaco di Taranto ha fatto aspettare sotto il sole la gente per ore per poi dire che non voleva rispondere alle domande dei cittadini. E si è sfiorata la tragedia
31 maggio 2010

Oggi ho visto Luca tornare a scuola con una fascia che reggeva la mano e un'aria contrariata. E' un mio studente di 16 anni che aveva partecipato alla manifestazione di sabato. Sapevo che era svenuto per il caldo. Gli ho fatto delle domande.

Sin-in sotto il Municipio di Taranto, 29 maggio 2010


- Con chi eri venuto alla manifestazione?
Con mio padre, le mie due sorelle e mio cugino.

- Per quale ragione hai scelto di partecipare alla manifestazione?
Sono favorevole alla chiusura della cokeria.

- Perché?
Perché è l’impianto che inquina di più dell’Ilva. La maggior parte dei fumi proviene secondo me da là. Voglio una città migliore. Invece nel corso degli anni è andata sempre peggiorando.

- A che ora sei arrivato?
Alle 9.45. E sono rimasto sempre sotto il sole perché nella piazza del Municipio non c’è nessun posto all’ombra.

- Fino a che ora sei rimasto?
Fino alle ore 12.20. Aspettavo che il Sindaco uscisse per ascoltare la sue risposte. Non ho avuto il tempo di vederlo. Sono infatti svenuto pochi minuti prima che uscisse.

- Come sei svenuto?
Cinque minuti prima di svenire non mi stavo sentendo bene. Avevo giramenti di testa e vedevo tutto annebbiato. Mi sono messo una mano sulla fronte perché mi stava girando la testa.
E poi di colpo non sono riuscito a vedere più niente, neanche la mano che avevo vicino agli occhi. Ho fatto due o tre passi indietro, ho perso l’equilibrio e sono caduto a terra all’indietro sbattendo violentemente la nuca. Per fortuna mio cugino mi ha visto cadere e ha tentato di afferrare il mio braccio. Questo piccolo intervento di aiuto ha attutito il colpo della nuca, e forse è stato decisivo. Altrimenti non saprei adesso cosa mi sarebbe successo. Me la sono cavata con una lussazione ad un dito, che ora è ingessato.

- E’ venuta l’ambulanza?
Sì. Hanno controllato la nuca. Fortunatamente non c’era trauma cranico o ematoma. Ma la botta poteva essere peggiore. Se ci fosse stato uno spigolo mi sarei sicuramente rotto la testa.

- Sei stato soccorso subito?
Sì, dalla gente. Non dal Sindaco. Mi sarei aspettato che fosse venuto il Sindaco o almeno qualcuno mandato da lui per accertarsi delle mie condizioni di salute. Non ho potuto ringraziare le persone che mi hanno soccorso perché non conoscevo i loro nomi. Quando ho ripreso i sensi ero steso per terra sul marciapiedi, mi stavano bagnando la testa con dell’acqua e avevano chiamato l’ambulanza. Dopo cinque minuti è arrivata l’ambulanza del Pronto Soccorso e sono stato portato al S.S. Annunziata dove mi hanno controllato la testa, fatto i raggi alla mano e messo un gesso.

- Ti eri disidratato in piazza?
Avevo bevuto una bibita un’ora prima. Nel momento in cui sono svenuto ero al sole. Non c’era ombra in piazza, ero assieme alla gente assiepata sotto il sole per aspettare che il sindaco uscisse dal portone e parlasse con noi.

- Che cosa pensi di tutto questo?
Penso che se il Sindaco fosse uscito prima, invece di far finta di essere occupato, tutto questo non sarebbe successo.

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