Centro qualità dell'aria e storie di ammalati lette all'assessore Nicastro
CENTRO QUALITA' DELL'ARIA
Nell'incontro con l'Assessore all'Ambiente della Regione Puglia,Lorenzo Nicastro, Altamarea ha sottolineato la necessità di sostenere a Taranto la costituzione di un centro di eccellenza per la qualità dell'aria presso l'ex Ospedale Testa. In tale struttura dovrebbero infatti essere trasferiti i laboratori dell'Arpa. Necessitano lavori di climatizzazione e di isolamento al fine di rendere idonea la sede.
Abbiamo appreso con soddisfazione dall'assessore che è stato deliberato dalla Regione uno stanziamento di due milioni di euro per favorire il potenziamento dell'Arpa e di tale struttura nell'ex Ospedale Testa. Qui infatti sorgerà il Centro Regionale per la qualità dell'aria, uno strumento importante per acquisire quei dati che sono fondamentali i fini di un controllo della situazione tarantina, così altamente inquinata.
STORIE DI INQUINAMENTO E DI SOFFERENZA
Infine inviamo delle testimonianze di "malati da inquinamento".
Queste sono le storie di sofferenza che Altamarea ha letto ieri all'Assessore Nicastro a Bari.
SONO STATE LETTE DA ALTAMAREA nell'incontro presso l'assessorato all'ecologia. E' stato un momento in cui si è fatto un grande silenzio, con attimi di vera commozione. Queste testimonianze ci sono giunte per email o tramite Facebook.
PRIMA STORIA
Questa estate sono rimasta paralizzata dal busto in giù per mesi, ho scoperto di avere una malattia auto-immune.. dopo mesi di riabilitazione avevo ripreso tutte le mie funzioni, ma ho avuto una ricaduta, questa volta all'encefalo: metà faccia paralizzata. Sono uscita dall'ospedale e sto riprendendo a parlare normalmente ma sono in attesa dei risultati dei nuovi esami perché non si comprende quale sia la causa.
SECONDA
Sono un padre disperato con un bimbo di 6 con asma cronica e con una malattia ancora da capire. Nessuno sa darci risposte. Solo l'ultima volta a Brescia ci hanno confermato che la causa è l'inquinamento. Nei lunghi e disperati viaggi di questi 18 mesi, tra Roma, Torino e Brescia, di una cosa sono certo: che Davide non può portare avanti una vita normale. Si stanca dopo 5 minuti di gioco e lo vedi con gli occhi pieni di vita ma lucidi e io o il cuore spaccato in due. Così come
vorrei spaccare quell'industria causa della nostra morte e tutti coloro che ci stanno uccidendo in silenzio. In questo calvario abbiamo conosciuto tanti genitori di Taranto, la maggior parte del quartiere della morte come noi con gli occhi spenti come i nostri che corrono da un ospedale all'altro dell'Italia con la speranza di avere risposte che mai avranno. Ma nessuno parla della nostra sofferenza. E molti non possono neanche farlo perché non ne hanno la possibilità
TERZA
Ho lavorato in quell'inferno 35 anni, di cui molti in acciaieria/2, Lo stabilimento l'ho conosciuto a menadito, dai parchi minerali, all'imbarco dei materiali finiti. Qualche hanno fa abbiamo accompagnato un nostro nipotino sul letto di
morte, dopo un cancro spaventoso (il Sindaco ha conosciuto tutto).
Ho una sorella giovane che abita al rione Tamburi ammalata gravemente,il suo sistema immunitario è impazzito.
All'Ospedale Nord non avevano capito nulla; un ricovero urgente allo Spallanzani di Roma gli ha salvato la vita, ma è irreparabilmente inguaribile, con una connettivite mista. Ci hanno chiesto se lavorasse direttamente nel ciclo produttivo del siderurgico, in linea d'aria starà a un chilometro. Inoltre il mio genitore anziano è malato di Alzheimer. Ai Tamburi sono a decine i casi di malattie immunitarie. Altro motivo che mi spinge a partecipare alla mobilitazione contro
l'inquinamento è personale. Ho grossi e dolorosi problemi alla colonna vertebrale, non sono stati uno scherzo 35 anni di sbalzi di calore-freddo.
QUARTA
Stamattina a scuola il sindaco ha convocato il consiglio d'Istituto per illustrare (di corsa senza concedere tempo alle domande) tutto ciò che è stato fatto in collaborazione con Arpa e Provincia per migliorare la situazione ambientale. Voleva forse rassicurare la popolazione dei Tamburi tramite la scuola???!! Boh!! O forse si è preoccupato che il popolo assopito dei Tamburi potesse risvegliarsi scosso dalle scritte che ultimamente come un marchio appaiono sui muri
e sul pavimento dicendo: attenzione città inquinata (e al centro appare un grosso teschio). Avrei voluto che avesse pronunciato il suo discorso non ad un gruppo di persone sorridenti e accoglienti ma all'alunna che ogni giorno cambia il suo foulard colorato per coprire la calvizie dovuta alla cura che la allontana spesso da scuola, o a quell'altro alunno a cui un gruppo di docenti fa lezione a domicilio perché non può recarsi a scuola (segue la stessa terapia della prima)
o a quell'altra alunna dagli occhi tristi che dall'età di 8 anni si deve occupare della casa e del fratellino più piccolo perché la mamma è morta a soli 25 anni sempre dello stesso male!! E non vado oltre…potrei raccontare decine e decine di “casi” di bambini che ogni giorno nella nostra scuola si ammalano!!!! E poi ci sono i bambini più “fortunati” quelli che però vedi sempre pallidi, stanchi, con una tosse continua come se avessero appena finito di fumare… loro lo sanno
di essere “fortunati” perché ognuno di loro nella loro breve esistenza ha perso un fratellino, un cuginetto, un amico. Ma i nostri bambini non fanno “notizia”, fanno notizia i numeri, le leggi, le scuse che s’inventano per non salvarci….PERCHE’? Ma insomma il sindaco che cosa è venuto a fare?
Firmato: “insegnante di una scuola dei Tamburi”
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