Altamarea sui limiti dell'ordinanza del Sindaco di Taranto
Altamarea prende atto della emanazione da parte del primo cittadino di una ordinanza avente ad oggetto le cokerie dell’Ilva.
Viene riconosciuta così una emergenza ambientale e di salute riconducibile al superamento delle emissioni di Benzo(a)Pirene che il rapporto ARPA Puglia ha inequivocabilmente attribuito nella quasi totalità alle cokerie dell’Ilva.
Dopo aver bussato alle porte di Palazzo di Città nel dicembre 2009 Altamarea ha sollevato la questione Benzo(a)Pirene e non avendo ricevuto riscontri da parte del Sindaco ha organizzato una manifestazione di piazza il 29 maggio scorso per chiedere con fermezza l’adozione di una ordinanza.
Rileviamo tuttavia che il provvedimento del Sindaco, partendo dai medesimi presupposti di urgenza ed indifferibilità, per i quali Altamarea era stata accusata di allarmismo, afferma la necessità di un monitoraggio costante ma non recepisce la necessità di raggiungere l’”obiettivo di qualità” di 1ng/mc avente valore di legge e che comporta l’adozione delle Migliori Tecnologie in assoluto e non delle Migliori Tecnologie Disponibili come invece affermato nella ordinanza del Sindaco.
Ribadiamo che l’ “obiettivo di qualità” rappresenta un valore di legge da raggiungere a qualunque costo, subito.
Altamarea presenterà a breve al Comune di Taranto un articolato documento tecnico per rendere l’ordinanza sindacale non pericolosa per le finanze pubbliche locali, inattaccabile sul fronte giuridico perché richiama una norma nazionale in vigore dal 1999 (già rispettata a Cornigliano e a Piombino) ed efficace nei confronti della gestione degli impianti della cokeria ILVA fino a determinarne la chiusura nel 2010 in conseguenza di mancato rispetto dell’”obiettivo di qualità”.
Altamarea resta assolutamente vigile sulla questione per evitare lo svuotamento dei contenuti come avvenuto in occasione della Legge Regionale Antidiossina e dei successivi “aggiustamenti” romani.
Articoli correlati
- Piccolo Bignami per chi si fosse perso
Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink - PeaceLink chiede invece di finanziare la sorveglianza sanitaria e la cura dei cittadini più esposti
Rifinanziamento attività gestione stabilimento ILVA e deroga alle norme sulla sicurezza
Dati sconcertanti emergono dall'audizione del presidente di PeaceLink al Senato: dal 1° novembre 2018 al 31 dicembre 2022, la gestione dell'ex Ilva ha accumulato passività globali per ben 4 miliardi e 700 milioni di euro, come confermato da fonti governative (esattamente 4.737.693.528 euro).28 maggio 2024 - Redazione PeaceLink - E' un invito a non arrendersi mai
Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza
Michele Riondino, regista e attore protagonista, ricostruisce una pagina buia dell'ILVA di Taranto. Palazzina LAF è un "film necessario" ed è una "storia universale" che aiuta a riflettere sul potere e sulle sue vittime ma anche sulla capacità di riscatto dei lavoratori.Alessandro Marescotti - Corteo oggi 23 aprile alle ore 17
L'Onda del Futuro a Taranto
Partenza dal piazzale Bestat. Questo è un video realizzato da PeaceLink per l'occasione. PeaceLink è una delle associazioni che sostiene l'iniziativa.23 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network