Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Viaggio tra i pensieri della famiglia Fornaro, rovinata dalla diossina che ha contaminato la masseria.

Confondersi si, ma sotto la stessa bandiera!

Ai nostri eredi di oggi, e alle generazioni che verranno, rischiamo di lasciare un futuro svuotato di tutto, perché chi viene dopo di noi, cominciando dai nostri figli, devono assaporare i frutti di una lotta combattuta e voluta non per egoismo o per vanagloria ma per il benessere di tutti.
Le vittorie e le sconfitte devono, oggi più che mai, essere l'esultanza e la delusione di una coscienza civile matura ed unita!
9 luglio 2010
Mariangela Franco

Apro il computer e comincio a spazzar via dalla mia posta le decine di lettere inutili, fra segnalazioni di nuovi arrivi in libreria e eventi artistici in paesini sconosciuti. Ma poi mi balza all’occhio la fila delle news da parte delle varie associazioni cittadine e ambientaliste, ognuna con le sue proposte e ognuna con i suoi eventi da sponsorizzare, procedure e finalità che sembrano non incrociarsi fra loro, e che sembrano addirittura non avere legami e a tratti contrastarsi.
Come quando, in geometria, ti insegnano che due rette parallele pur seguendo lo stesso percorso non si incontreranno mai, nella stessa maniera stiamo viaggiando noi, nonostante si combatta lo stesso nemico, nonostante le finalità possono concorrere e potrebbero davvero amalgamarsi in un unico obiettivo: la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, il rispetto per la gente e la giustizia per chi ha subito e continua a subire la prepotenza degli industriali.
Nella nostra città, come nell’Italia intera, la politica è sempre più soggetta a notevoli turbolenze, contrapposizioni e animosità, e forse ciò che amareggia di più e che, soprattutto scoraggia, è la radicalizzazione del confronto fra gli opposti schieramenti, un fenomeno che richiama, per dirla metaforicamente, le guerre di antica memoria tra guelfi e ghibellini.
Eppure, mai come oggi, risulta impellente la necessità di riaffermare la centralità e il ruolo delle istituzioni per dare spessore e credito alla lotta che si vuole portare avanti.
Siamo tutti uniti e compatti attorno all’azzurro della nazionale di calcio, o intorno al rosso della Ferrari e non riusciamo ad esserlo sotto la bandiera della “gara per il bene comune”.
Ci prepariamo alle battaglie più dure, alle sfide più ardite per tenere fede e dare compimento ai nostri propositi, ma restiamo un popolo sostanzialmente diviso, come dimostrano le iniziative di questi ultimi periodi, dalle raccolte di firme sotto vari titoli ai Sit-in e alle proteste più rumorose, ai nostri occhi una rivisitazione della Repubblica di Weimar, la quale come molti ricorderanno, dovette affrontare i gravissimi disagi di una Germania uscita sconfitta dalla prima guerra mondiale, ma che non ce la fece causa delle grosse divisioni interne.
Raccolta firme a favore del comparto agricolo colpito dalla diossina


Ci rendiamo conto che siamo davvero arrivati ad un momento importante per la storia della città, e la speranza di proseguire verso la risoluzione più giusta della faccenda cresce nei nostri cuori, e dà nuovo vigore alle giornate che sembrano scorrere nella stessa maniera dal dicembre del 2008.
Siamo convinti che presto i nostri sacrifici, le nostre sofferenze, i nostri sforzi saranno ripagati anche se tutto questo comporterà ulteriore fatica e ancora dei rospi da ingoiare, ma siamo anche convinti che bisogna ora ripartire dalla riscoperta delle regole, perché è proprio nel rispetto delle regole, l’unica possibilità di riscatto dal degrado morale e civile in cui pare stiamo affondando.
Nella posta elettronica di cui parlavo all’inizio, insieme alle news sono apparsi anche messaggi d’incoraggiamento da parte di cittadini, che pur non aderendo alle associazioni, hanno a cuore le sorti della città e in particolare le condizioni di chi in prima persona, gli allevatori, continuano a subire violenza mediatica e morale da parte di chi crede di poter avere ancora la situazione in pugno.

Le coscienze stanno cambiando e la gente inizia a schierarsi, a voler capire e ad unirsi a chi già ha sposato la lotta per la tutela del territorio, questa è una grande conquista che fino a qualche anno fa sembrava ardua da raggiungere, ed è proprio su questo ora che bisogna continuare a lavorare, sulla sensibilità e sull’apertura della gente, perché solo la gente può ribaltare la situazione, ma come possiamo continuare su questa direzione se non stiamo lavorando abbastanza sulla nostra omogeneità?

Articoli correlati

  • Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
    Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Grazie Meloni!
    Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • "Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"
    Ecologia
    Comunicato stampa di PeaceLink sulla sottrazione di 400 milioni di euro alle bonifiche

    "Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"

    Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
    11 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto
    Taranto Sociale
    La conferenza stampa del 3 febbraio 2025

    L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto

    L'azione ha una funzione preventiva in quanto non attende che il danno si concretizzi completamente, ma interviene per impedirlo, partendo dal principio di precauzione, fondamentale nel diritto ambientale. L'azione legale è promossa dall'associazione Genitori Tarantini presso il tribunale di Milano.
    4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)