Comunicato stampa su centrale Enipower e metanodotto
Il “NO” al potenziamento della centrale termoelettrica dell’ENIPOWER rientrava tra i punti della piattaforma di AltaMarea in sostegno della quale circa 20 mila cittadini hanno manifestato lo scorso 28 novembre per le vie della città.
AltaMarea quindi nel ribadire la sua opposizione al progetto nella sua attuale formulazione, ritiene che la Regione Puglia abbia la piena legittimazione popolare per poter inoltrare il suo ricorso amministrativo avverso la concessione della v.i.a. per la nuova centrale. AltaMarea inoltre ritiene che il consiglio comunale debba a sua volta confermare la sua opposizione al progetto.
Di recente il Ministero dell’ambiente ha anche rilasciato l’AIA alla vecchia centrale termoelettrica. Scandalosamente sono state ritenute idonee tutte le sue componenti. Anche quelle più inquinanti, nei confronti delle quali non è stato prescritto alcun procedimento di chiusura, né nei tempi stretti, né ad avvenuta costruzione della nuova centrale. Non solo. Le prescrizioni imposte risultano del tutto blande.
Va ribadito come la nuova centrale termoelettrica non sostituisca quella già in esercizio all’interno della raffineria. Se non in alcune delle sue parti più obsolete realizzate negli anni ’60 e funzionanti ad olio combustibile. Rimangono invece in esercizio caldaie e turbine per una potenza di circa 67 MW che, sommata ai 240 MW della nuova, portano il polo energetico da 87 a circa 307 MW. Si tratta quindi di un’operazione soprattutto di ordine commerciale e poco caratterizzata come risanamento ambientale.
L’ENI punta non già a soddisfare il fabbisogno energetico della raffineria ma ad una diversificazione produttiva delle sue attività sul territorio jonico, affiancando alla raffinazione del greggio la produzione di energia.
Molte le ambiguità, infine, sulla vicenda metanodotto. Questa condotta dovrebbe servire l’impianto di produzione idrogeno (ausiliario rispetto al nuovo impianto di idrocracking) e la nuova centrale termoelettrica in una diramazione del tronco principale. Si tratta di due distinti progetti rispetto ai quali sussistono molti aspetti da chiarire nelle procedure sin qui espletate ed alcune perplessità per quanto riguarda la V.I.A. dei progetti di cui sono parte integrante.
AltaMarea resta vigile in attesa dei chiarimenti che saranno fatti in sede di Consiglio Comunale.
Articoli correlati
- Autorizzazioni rilasciate dal Mise per cercare idrocarburi nel Mar Ionio
Di Maio: "Aveva deciso il vecchio governo, non potevamo fare altrimenti"
Il Movimento NoTriv: "Il voltafaccia del governo è servito, la polvere è tale da non poter essere più nascosta sotto i tappeti". Critiche da Angelo Bonelli (Verdi). Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia): "Delusione grandissima, ipocrisia di governo". Di Maio travolto dalle critiche su Facebook6 gennaio 2019 - Alessandro Marescotti - Ricordate il referendum sulle trivellazioni? Il M5s dichiarava di volerle fermare. Adesso invece no
Notriv contro governo e M5s
Le associazioni Notriv contestano il nuovo approccio pentastellato finalizzato a ‘monetizzare il danno’. E aggiungono: “L’on. Liuzzi (M5s) si è ben guardata dal proporre un aumento royalties dell’80%. In proporzione addirittura uno stabilimento balneare paga molto di più di una società petrolifera”.1 dicembre 2018 - Redazione PeaceLink - Dopo il voto referendario
"Basta con la guerra civile e ideologica, basta con la polemica"
Ieri sera Renzi ci ha detto ancora una volta che esercitare la democrazia equivale a condurre "una vecchia battaglia ideologica e politica". Ce l'ha con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e con le tante associazioni che hanno animato la campagna referendaria18 aprile 2016 - Antonia Battaglia - Referendum del 17 aprile 2016
Elenco soggetti autorizzati a designazione rappresentanti lista per la Puglia e alcuni strumenti per spiegare le ragioni del SI
Gli studenti fuorisede e i lavoratori in trasferta possono votare se sono nominati rappresentanti di lista12 aprile 2016 - Fulvia Gravame
Sociale.network