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Comunicato stampa

La Regione Puglia imponga all'Ilva di installare immediatamente il campionatore in continuo della diossina

Occorre una verifica costante e nessuna resistenza aziendale può negare ai cittadini un effettivo controllo globale
12 luglio 2010
Altamarea (Coordinamento di cittadini e associazioni)

In provincia di Lecce, a Surbo, un inceneritore ha superato di 137 volte i limiti di diossina.

Il sindaco di Surbo, Daniele Capone, ha richiesto il campionamento in continuo della diossina.

Questa vicenda inquietante ripropone l'importanza e l'urgenza dell'applicazione della tecnologia del campionamento in continuo della diossina, previsto dall'articolo 3 della legge regionale antidiossina. Una foto dell'Ilva

Altamarea sollecita la Regione Puglia ad applicare questa prescrizione contenuta nella legge regionale.

Esiste la legge, esiste la tecnologia per controllare. Vogliamo un'effettiva applicazione di entrambe.
Che esista una tecnologia per il controllo continuativo della diossina lo testimonia l'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'acciaieria Beltrame di Torino, che alleghiamo.

A pagina 13 dell'AIA di questa acciaieria elettrica è prescritto un "sistema fisso per il campionamento in continuo delle emissioni di composti organoclorurati". A pagina 20 si legge: "Il Gestore deve rendere funzionante il campionatore in continuo entro il 31/12/2006".

Oltre al limite di 0,5 nanogrammi a metro cubo, viene prescritto un tetto annuale al flusso di massa di diossine pari a 4,56 grammi/anno. Anche Altamarea chiede un tetto massimo annuale per ogni inquinante.

Pur essendo un'acciaieria a forno elettrico, nulla cambia per la tecnologia di campionamento continuo da utilizzare. Il camino di quella fornace dell'acciaieria Beltrame non è piccolo, ha una portata di 1,6 milioni di metri cubi ora. Il camino dell'impianto di agglomerazione dell'Ilva ha una portata di 3 milioni di metri cubi ora. Si tratta quindi di camini comparabili; le difficoltà tecniche si superano.
Altre acciaierie, come quella di Terni e quella Valsugana di Trento, applicano il campionamento in continuo.

Pertanto anche a Taranto va applicato il campionamento in continuo, tanto più che lo prescrive la normativa regionale. La diossina è cancerogena e genotossica. Entra nella catena alimentare e contamina i suoli. Occorre perciò un controllo costante e tempestivo.
Non è accettabile che all'Ilva, su oltre 8 mila ore di funzionamento annuo dell'impianto di agglomerazione, si debbano controllare solo 72 ore (8 ore in 9 giorni).
L'esperienza dell'incenetritore di Surbo è un campanello d'allarme per tutti. Non è pensabile rincorrere con i controlli manuali occasionali le fughe di diossina che possono essere imprevedibili. Occorre una verifica costante e nessuna resistenza aziendale può negare ai cittadini un effettivo controllo globale.

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