Ilva, indagato Riva per inquinamento
Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima malgrado il passaggio di consegne con il figlio Fabio, che ad Emilio Riva, patron ormai 84enne dell’Ilva, viene contestato il getto pericoloso di cos e. Ma in questa occasione la vicenda assume sapori e contorni un pò particolari. Il sostituto procuratore Daniela Putignano ha fatto notificare a Emilio Riva, fino allo scorso 19 maggio legale rappresentante dell’Ilva, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari riguardanti l’imbrattamento del rione Tamburi.
L’inchiesta in questione ha preso le mosse dalla denuncia presentata da tre famiglie residenti rispettivamente in via Manzoni, via Merodio e via Mar Piccolo. Stanche di trovarsi con i balconi e le stanze piene di polveri di minerali, le tre famiglie in questione hanno deciso di rivolgersi alla magistratura ed in effetti il sostituto procuratore Daniela Putignano contesta al proprietario dello stabilimento siderurgico, così vicino al popolare quartiere, che «mediante l’immissione dell’ambiente di fumi, minerali e polveri prodotti dallo stabilimento, gettava cose idonee ad offendere, imbrattare e molestare persone, nonché deturpava ed imbrattava le unità abitative dei denuncianti, tutte ubicate nel quartiere Tamburi, nelle immediate vicinanze del parco minerali e fossili»
I resti contestati contravvenzionali e dunque procedibili solo a querela della persona offesa ed ecco perché dunque il sostituto procuratore Daniela Putignano ha circoscritto i presunti danni causati dall’Ilva soltanto alle abitazioni dei tre denuncianti e non a tutto il quartiere o, più semplicemente, agli stabili dove si trovano gli appartamenti delle famiglie che hanno deciso di sporgere querela contro Riva. Il periodo di commissione del reato ipotizzato parte dal 19 ottobre 2009, data della querela, e viene considerato permanente, constatazione che potrebbe aprire le porte ad una vera proprio azione popolare da parte dei residenti del quartiere Tamburi per denunciare i danni subiti dalla vicinanza dello stabilimento siderurgico.
Ora la palla passa a Riva che, assistito dall’avv. Egidio Albanese, ha i canonici venti giorni di tempo assegnati dal codice per controdedurre, presentare memorie o chiedere di essere interrogato. Trascorso tale termine spetterà al pm procedere con la richiesta di rinvio a giudizio oppure con l’archiviazione.
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