Controllori in affari con i controllati?
A Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto, dr.ssa Carmela Pagano
A Sua Eccellenza il Questore di Taranto, dr. Giuseppe Mangini
A tutte le redazioni giornalistiche
Apprendo con grande stupore che a Taranto è arrivata una commissione bicamerale d'inchiesta, per verificare eventuali illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, presieduta dall´ On. Gaetano Pecorella e guidata dal segretario, On.Pietro Franzoso. Con altrettanto stupore, apprendo che tale commissione dovrà occuparsi soprattutto del controllo dei rifiuti prodotti nell´area industriale di Taranto e precisamente nel triangolo ILVA - ENI - CEMENTIR. Tale commissione sta incontrando, nella sua ufficialità, i massimi vertici istituzionali, quali Prefetto di Taranto, Questore di Taranto, Procuratore Generale della Repubblica di Lecce, Comandanti regionali della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale e della Legione Carabinieri e del Noe di Bari.
Le perplessità sono forti ed emergono dalla presunta incompatibilità del ruolo istituzionale che riveste l´on Franzoso, a capo di tale commissione ambientale, con quello di marito della titolare della ditta metalmeccanica IRIS s.r.l. con sede a Torricella. Come è ormai noto, infatti, tale ditta ha diversi capannoni all´interno dell´Ilva e con quest´ultima ha rapporti di affari.
Anche in questo caso, i "controllori" sono in affari con i "controllati"?
Chiedo, pertanto le dimissioni o la destituzione dall´incarico dell´On. Franzoso, al fine di non generare dubbi e perplessità da parte dell´opinione pubblica, circa l´attendibilità degli esiti delle indagini di cui tale commissione si dovrà occupare. Specialmente in questo periodo, i cittadini hanno bisogno della MASSIMA TRASPARENZA e di risposte CHIARE e CERTE sulla grave e reale situazione ambientale del capoluogo jonico.
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