Allarmi indefiniti e dubbia autoassoluzione nel comunicato del Coordinamento Provinciale di SEL
Tutti i quotidiani locali di domenica e lunedì scorsi hanno dato notizia o pubblicato più o meno integralmente il comunicato del Coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia Libertà riguardo l’arrivo dei rifiuti della Campania nelle discariche Italcave, Ecolevante e Vergine.
Due affermazioni di questo documento necessitano di una urgente puntualizzazione e di un serio e doveroso commento. Il comunicato di SEL fa riferimento, a più riprese, a richieste di ampliamenti da parte delle discariche joniche, fino ad affermare che “le stesse tre discariche hanno avanzato richieste complessive di ampliamento per un totale di 8 milioni di metri cubi (!)”.
E più avanti, in modo perentorio, si afferma che “le discariche Vergine, Ecolevante e Italcave, furono autorizzate all’esercizio da amministrazioni di centro destra!”.
Riguardo alla richiesta di questi eventuali ulteriori ampliamenti, è necessari che SEL faccia riferimento anche ai documenti che attestino tali richieste da parte dei gestori delle tre discariche, e che indichi chiaramente quali azioni ha intrapreso perché ad esse sia opposto un motivato rifiuto. Infatti tali richieste non sono segrete, ma vengono regolarmente pubblicate sul Bollettino ufficiale della regione Puglia.
A Vigiliamo consta invece, e ne ha dato notizia in numerosi comunicati, che tra il 2008 e il 2009 la regione Puglia governata da Vendola, che è anche il fondatore di SEL, ha autorizzato nonostante l’opposizione di cittadini e comitati, oltre 8 milioni di metri cubi di ampliamenti delle discariche Italcave, Ecolevante e Vergine!
Per l’esattezza, la regione Puglia presieduta da Vendola (SEL) ha rilasciato autorizzazioni di ampliamento a Ecolevante (cd terzo lotto) per 2.200.000 metri cubi; a Vergine per 2.280.000; a Italcave per 3.612.298.
Ma la presidenza Vendola (SEL) non si è fermata qui. Infatti all’autorizzazione per ampliamenti, che in tutti e tre i casi superavano di molto la volumetria delle discariche esistenti, si è aggiunta la concessione di deroghe ai parametri di accettabilità dei rifiuti.
E forse sarebbe stata rilasciata anche l’autorizzazione di un’altra discarica per rifiuti speciali a Palo del Colle -che con la discarica per rifiuti speciali di Canosa avrebbe portato a ben 5 il numero delle discariche di questo tipo in Puglia- se i comitati locali non fossero riusciti ad intervenire quando il progetto era ancora in fase di presentazione.
Ora, alla luce di questi fatti, che non sono semplici opinioni e che possono essere ampliamenti provati con documenti ufficiali come ad es. i Burp reperibili in rete, affermare in tono scandalistico che “le discariche Vergine, Ecolevante e Italcave, furono autorizzate all’esercizio da amministrazioni di centro destra!” è quanto meno mistificante, e tradisce la volontà di cercare di ridurre a rissa tra tifoserie partitiche, i problemi politico amministrativi concreti che attanagliano le nostre comunità mal amministrate.
Infatti, i primi lotti di Italcave, Ecolevante e Vergine sono stati approvati dal governo regionale a presidenza Fitto e dal governo provinciale presieduto da Rana, all’insaputa delle popolazioni che invece per legge devono essere tempestivamente informate, ma gli oltre 8 milioni di mc degli ampliamenti successivi sono stati tutti autorizzati, e spesso in modo illegittimo, dal governo regionale Vendola (SEL) e dal governo provinciale Florido (Centro Sinistra), nonostante i motivati pareri contrari di cittadini e comitati
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