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Comunicato stampa

Ministero Ambiente chiarisca rapporto con Ilva

La Zamparutti: "Il Ministro eviti l´ennesimo favoritismo nei confronti del gruppo Riva e si confronti invece in maniera trasparente con chi affronta da tempo l'emergenza ambientale e sanitaria di Taranto"
2 luglio 2011

Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, in merito alla convocazione da parte del Ministero dell´Ambiente di un incontro con i dirigenti dell´ILVA, alla vigilia della conferenza dei servizi per il rilascio dell´Autorizzazione integrata ambientale allo stabilimento di Taranto, ha presentato un´interrogazione parlamentare e ha dichiarato:  Pecore-Ilva

"E´ del tutto irrituale la convocazione di dirigenti dell´ILVA da parte del Ministero, in zona cesarini, il giorno prima della tenuta della conferenza di servizi per il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale allo stabilimento di Taranto."

La parlamentare Radicale considera questo: "Un fatto grave, se si pensa che l´incontro è volto a valutare centinaia di osservazioni che il Gruppo Riva propone in chiave Aia rispetto ad un parere già espresso da apposita commissione ministeriale e che sarà oggetto di discussione in sede di Conferenza di servizi dove non mi risultano invece convocati i movimenti ambientalisti che a Taranto sono particolarmente attivi".

La Zamparutti ha concluso dicendo: "Il Ministro eviti l´ennesimo favoritismo nei confronti del gruppo Riva e si confronti invece in maniera trasparente con chi affronta da tempo l' emergenza ambientale e sanitaria di Taranto.

 

Al Ministro dell´Ambiente

Premesso che:

da notizie stampa risulta che i carabinieri del Noe per quaranta giorni hanno monitorato l'attività dell´ILVA di Taranto redigendo un corposo rapporto spedito all'attenzione della procura di Taranto nell'ambito dell'inchiesta sulle emissioni nocive dai camini dello stabilimento siderurgico sulla cui base hanno sollecitato il sequestro degli impianti dell'Ilva di Taranto;

il rapporto si inquadra nell'indagine avviata per individuare le fonti dell'inquinamento da diossine, pcb e benzoapirene registrato a Taranto e provincia, indagine di cui fa parte anche una indagine epidemiologica disposta dalla magistratura per stabilire entro sei mesi (la prima udienza è stata fissata per il 17 febbraio) gli eventuali effetti delle emissioni sulla popolazione residente e sugli operai;

nell´inchiesta risultano indagati Emilio Riva, patron delle acciaierie, suo figlio Nicola, e i dirigenti Luigi Capogrosso e Ivan Di Maggio. A loro carico sono ipotizzati i reati di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato e getto di cose pericolose;

in questa fase si sono costituiti in giudizio il Comune e la Provincia di Taranto;

come già portato all´attenzione del Ministero con l´interrogazione 5-04823 a firma degli interroganti in base ai dati dell'Arpa Puglia sulle immissioni di benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi relativamente ai primi tre mesi del 2011 è risultato che si è superato in media del 93 per cento il valore che la precedente normativa aveva posto come limite (obiettivo di qualità) per il benzo(a)pirene. Il precedente limite di 1 nanogrammo a metro cubo è stato superato nel corso dei primi tre mesi dell'anno, avendo l'ARPA rilevato: 1,55 ng/m3 a gennaio 2011; 2,82 ng/m3 a febbraio 2011; 1,43 ng/m3 a marzo 2011;

il 5 luglio è la data fissata per la conferenza di servizi per il rilascio dell´Autorizzazione integrata ambientale, in vista della quale risulterebbe che l´Ilva abbia chiesto e ottenuto, però, che la commissione Ippc , del ministero dell´Ambiente, preposta al rilascio del parere, si riunisca in composizione ristretta alla vigilia del vertice, previsto per il cinque luglio, per valutare centinaia e centinaia di osservazioni che il Gruppo Riva propone in chiave Aia;

il parere della commissione Ippc risulta però già emesso essendo disponibile anche su internet come si può riscontrare ad esempio sul sito http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/34240.html;

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro intenda adottare per il pieno rispetto delle procedure legate all´AIA e per quali ragioni è stata indetta, alla vigilia della Conferenza di servizi una riunione ad hoc della commissione Ippc per valutare osservazioni del Gruppo Riva a parere già adottato;

se le associazioni ambientaliste ed i comitati sono ammessi alla Conferenza dei servizi del 5 luglio;

di quali dati disponga il Ministero in merito alle emissioni di diossine, pcb e benzoapirene registrato a Taranto e provincia nel 2011;

se risulti al Ministero che i dati delle misurazioni delle diossine forniti da Arpa Puglia superino in media il limite di 0,4 ng/m3 previsto dalla normativa regionale pugliese

se in presenza di tale sforamento possa essere concessa l'AIA

se l'impianto di agglomerazione possa continuare a essere tenuto in esercizio in presenza di costanti superamenti del limite su citato;

se il Ministero dell´Ambiente intende costituirsi nel giudizio che riguarda i vertici della cookeria di Taranto.

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