Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

La denuncia di Carlo Vulpio

Operai filmano e fotografano l'Ilva

Immagini di fumi, amianto e latrine. La novità è che le immagini provengono dall'interno dello stabilimento. Sono gli operai stessi che documentano e denunciano.
12 luglio 2011

In queste ore stanno circolando sul web foto e filmati dell'Ilva di Taranto. Fumi di cokeria

Ma la novità è che provengono dall'interno dello stabilimento. Sono gli operai stessi che documentano e denunciano.

In un filmato su Facebook si vedono dei bagni. Ciò che si nota è un degrado unico.

Vi è poi un impressionante repertorio di foto provenienti dalla cokeria.

Vi sono inoltre foto con sacchi lasciati alla rinfusa in discariche.

La scritta il giallo che campeggia sopra è "sacchi di amianto".

A diffondere sul web con queste immagini è Carlo Vulpio che dal suo blog ha deciso di sollevare una precisa denuncia politico-ambientale nei confronti di chi sta concedendo all'Ilva l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) in queste condizioni.

Non è ancora giunto alcun commento dall'azienda. Ne è giunto però subito uno da Biagio De Marzo, che in Altamarea ha seguito tutta la vicenda dell'AIA:

"Caro Carlo, hai colpito duro: un conto è saperle certe cose e ricordarle, un altro è rivederle, in fotogrammi veri. Immagino l’angoscia e la disperazione degli eroici “fotografi” e di tutti i lavoratori di ogni livello e grado che sanno, sopportano e vanno avanti perchè non hanno nè alternativa nè speranza".

Carlo Vulpio è un giornalista che ha sollevato più volte sul Corriere della Sera la questione dell'inquinamento dell'Ilva, fin dal tempo delle ordinanze sulla cokeria del 2001 soffermandosi in particolare dei retroscena.

Questo giornalista ha anche diffuso sul Corriere della Sera del 21 ottobre 2008 una "denuncia scomoda" di PeaceLink: Taranto capitale dell'Italia inquinata da veleni industriali.

Ma Carlo Vulpio è soprattutto ricordato a Taranto per il libro "La città delle nuvole" che racconta la storia dei veleni di Taranto e pone ancora una volta l'Ilva sotto accusa.

Di fronte a questo crescendo mediatico, l'Ilva di Taranto ha deciso di rispondere con un proprio sito web in cui espone quelli che considera il suo successi in campo ambientale.

Ma la vera novità, come si è detto all'inizio, è che dall'interno stesso dell'Ilva stiano emergendo voci e opinioni che interloquiscono con il volontariato ambientalista e civico della città.

Articoli correlati

  • ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
    PeaceLink
    Lettera ai sostenitori di PeaceLink

    ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica

    L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.
    29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink
  • Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
    PeaceLink
    Ottobre 2024

    Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink

    Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.
    29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • La buffa cerimonia del ministro Urso
    Ecologia
    La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto

    La buffa cerimonia del ministro Urso

    Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.
    15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
  • Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
    Taranto Sociale
    L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico

    Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione

    Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."
    11 ottobre 2024
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)