Eni, corsa contro il tempo per evitare i tre mesi di stop
"Allo stato attuale le attività della raffineria di Taranto proseguono regolarmente". Per ora l'Eni non si ferma. E non lo farà fino a quando non le sarà stato notificato il provvedimento di sospensione adottato dal Comitato tecnico regionale. Lo stop durerà per tutto il periodo necessario a mettere in atto una serie di accorgimenti. I lavori di adeguamento dovranno concludersi in 90 giorni al massimo. "Ad oggi - fa sapere in una nota la multinazionale dell'energia - nessuna notifica di sospensione da parte del Comitato tecnico regionale né da altro soggetto è stata ricevuta". È probabile, però, che la decisione del Comitato tecnico regionale arrivi sul tavolo dei responsabili della raffineria di Taranto già nelle prossime ore. Il provvedimento è stato infatti spedito per posta.
L'Eni tiene comunque a far sapere che i rilievi sui sistemi antincendio, che hanno portato all'adozione del provvedimento, sono facilmente superabili. "Per quanto concerne le prescrizioni riferibili ai sistemi di sicurezza antincendio - si legge ancora nella nota - si precisa che il tema riguarda l'espletamento di alcune verifiche su sistemi antincendio di una parte della raffineria in occasione della fermata per manutenzione. Tali verifiche, che per motivi operativi erano state pianificate in occasione della fermata per manutenzione in corso, sono in fase di esecuzione e saranno portate a termine secondo quanto programmato sottoponendo tempestivamente i risultati agli organi di controllo competenti".
Il provvedimento del Comitato tecnico regionale, organismo di cui fanno parte anche dirigenti dell'Arpa e dei vigili del fuoco, prevede che "la sospensione dell'attività dovrà permanere fino all'attuazione completa della prescrizione in trattazione che dovrà comunque avvenire entro e non oltre 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento". La chiusura di tutte le aree servite dai sistemi antincendio (in pratica tutta la raffineria) potrebbe protrarsi per poche settimane. Tutto dipenderà dalla capacità di realizzare gli interventi richiesti dal Comitato regionale tecnico in tempi relativamente brevi. Già a maggio dello scorso anno, due mesi dopo la fuoriuscita di cherosene allo stato gassoso, la società era stata invitata ad attuare una serie di prescrizioni. Da allora, però, sarebbero arrivate soltanto promesse. Il nuovo sopralluogo dei tecnici del Comitato tecnico regionale ha accertato che una serie di sistemi antincendio "non sarebbero sufficienti per dimostrare l'alta affidabilità richiesta". Di qui, la sospensione dell'attività della raffineria, con l'obbligo dell'Eni di effettuare gli interventi in massimo 90 giorni.
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