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Ieri sera, di fronte ad oltre trecento lavoratori Eni, Enipower e delle ditte appaltatrici

Taranto, il sindaco dice sì alla nuova centrale Enipower

L’assessore Lucio Pierri ha ricordato la delibera di giunta, datata 2009, in cui si esprimeva il chiaro “no“ al progetto
13 ottobre 2011
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia - 12 ottobre 2011

Stefano dice sì alla nuova centrale dell’Enipower. Lo ha detto ieri sera, di fronte ad oltre trecento lavoratori Eni, Enipower e delle ditte appaltatrici. Un’assemblea voluta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil (all’interno dell’Eni) per fare capire quale fosse la posizione degli operai agli enti locali e viceversa. Per questo si è riunita lì la “Consulta dello sviluppo”. Era presente il sindaco con il vicesindaco Gianni Cataldino, il presidente della Provincia Gianni Florido e il presidente di Confindustria e della Camera di Commercio Luigi Sportelli.

I lavoratori hanno spiegato come ritengano sia urgente prendere una decisione su questo progetto. È da due anni che si discute attorno alla nuova centrale, si sono discussi tutti gli aspetti e approfonditi gli impatti occupazionale e ambientale. «Prima si fa e meglio è, dal punto di vista dell’impatto ambientale la centrale a turbogas è un beneficio per tutti», ha detto il sindaco Stefàno facendo riferimento alla riduzione delle emissioni. Per i lavoratori e per le loro ragioni di sicurezza e salute la centrale è una garanzia. Per la marcia degli impianti è necessaria, hanno invece ribadito i sindacati.    Raffineria ENI di Taranto

Ma se la posizione dei sindacati, di Confindustria e della Provincia è sempre stata chiaramente a favore non così chiara è quella del Comune. L’altro ieri l’assessore Lucio Pierri ha ricordato la delibera di giunta, datata 2009, in cui si esprimeva il chiaro “no“ al progetto. Ma il sindaco è apparso possibilista sull’idea di un nuovo provvedimento dell’esecutivo. Da prendere già la prossima settimana. “Questo progetto si deve fare”, avrebbe concluso ieri il primo cittadino.
«La nuova centrale è un’assicurazione sul futuro. Speriamo che l’assemblea possa rappresentare una svolta con la condivisione degli enti locali. Dobbiamo traguardare il maggior numero di investimenti: se riusciamo a concretizzare i progetti che sono in piedi per Taranto può arrivare una bella scossa non solo per i lavoratori diretti ma anche per l’indotto, per le imprese d’appalto e per i consumi», ha detto il segretario della Cgil, Luigi D’Isabella al termine dell’incontro.

«Ha vinto la dignità del lavoro e la non contrapposizione tra lavoro e ambiente. E’ il modello da seguire: dare voce ai lavoratori. Non possiamo permetterci il lusso di mandare indietro degli investimenti così importanti per il futuro di Taranto», ha aggiunto Daniela Fumarola, segretaria della Cisl Taranto.

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