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Taranto deve salvare la propria economia e il governo deve intervenire

E' compito dei parlamentari e del governo fare in modo che a Taranto vengano applicati tutti i benefici nazionali "per calamita'" gia' adottati in Campania per sollevare il settore zootecnico colpito dalla contaminazione delle mozzarelle di bufala per la diossina
27 ottobre 2011
Altamarea (Coordinamento di cittadini e associazioni)

Mentre e' in corso l'incidente probatorio della magistratura di Taranto per individuare le sorgenti della diossina e pcb che hanno inquinato il territorio e il mare, altre 200 capre tarantine vengono abbattute perche' nelle loro carni l'Istituto Zooprofilattico di Teramo ha riscontrato diossina sopra i limiti di legge.

Altamarea ha gia' presentato una proposta di legge perche' vengano indennizzati tutti gli allevatori danneggiati non solo per le perdite subite ma anche per sostenerli nel rilancio della loro attivita' economica. E' compito dei parlamentari e del governo fare in modo che a Taranto vengano applicati tutti i benefici nazionali "per calamita'" gia' adottati in Campania per sollevare il settore zootecnico colpito dalla contaminazione delle mozzarelle di bufala per la diossina.
Taranto deve salvare la propria economia e il governo deve intervenire. Mare e inquinamento a Taranto

Altamarea assiste sconcertatata all'inerzia assoluta delle istituzioni locali anche in merito alle vicende simili che riguardano i miticoltori. Si continua a penalizzare settori importanti dell'economi pulita del territorio senza avviare una presa di posizione forte attraverso gli strumenti che la legge prevede avverso coloro che da decenni continuano ad avvelenare inesorabilmente donne uomini e animali di questa città.

Tutta la comunità, Comune Provincia e Regione compresi, ormai sa da dove proviene la diossina.
Altamarea esprime inoltre pieno sostegno alle istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica e in particolare agli uomini della Asl che hanno portato avanti il loro compito in situazioni complesse e difficili. Grazie tale perseveranza si e' potuto evitare che finissero nuovamente sulle nostre tavole alimenti contaminati da diossina e quindi cancerogeni e genotossici.

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