Smog in città, superati i limiti l'allarme arriva da Legambiente
«A Taranto le due centraline di monitoraggio di via Archimede e via Machiavelli hanno registrato, in relazione alla diffusione di polveri sottili, superamenti dei limiti di legge previsti per la media giornalierasu base annuale: 40 in via Archimede e 45 in via Machiavelli.
Questi dati prefigurano un rischio sanitario per la popolazione esposta». Lo sottolinea in una nota Legambiente Taranto commentando i dati del dossier Mal'aria, lo studio annuale dell'associazione ambientalista sull'inquinamento atmosferico.
Secondo Legambiente, «data la collocazione delle centraline a ridosso dell'area industriale è del tutto evidente come all'origine di questi superamenti vi siano emissioni provenienti soprattutto dall'Ilva.
Diversi studi - osserva Lunetta Franco presidente di Legambiente Taranto - hanno accertato la correlazione tra aumento dei livelli di PM10 e diverse patologie nel breve periodo con effetti sia in termini di ricoveri che di decessi. Particolarmente interessate sono malattie respiratorie e cardiache nel loro complesso. In questo contesto - aggiunge - sindaco e Regione Puglia non possono esimersi dall'intervenire per tutelare la salute pubblica. Il sindaco in base al suo status di massima autorità sanitaria locale».
Articoli correlati
Wind Day. "Il Sindaco quantifichi i danni e presenti il conto all'ILVA"
Nuovo Wind Day e nuova interruzione del servizio scolastico nel quartiere Tamburi di Taranto21 gennaio 2018 - Redazione PeacelinkWind Day: Peacelink informa la Commissione europea sulle criticità ambientali e sanitarie
La lettera dell'associazione Peacelink inviata ai commissari26 ottobre 2017 - Redazione PeacelinkWind Day: non solo minerali. Taranto coperta da polveri di rifiuti speciali Ilva
Arpa puglia ha diramato allerta wind day per i giorni 23, 24 e 25 ottobre 201724 ottobre 2017 - Redazione Peacelink- Il caso
Ilva Taranto, il gip avvisa: “O rispetta prescrizioni Aia o sarà di nuovo sequestro”
In un'ordinanza di 40 pagine, Patrizia Todisco sottolinea come l'azienda non abbia ottemperato a quanto chiesto e che vi siano ancora “accertate violazioni in materia di tutela ambientale e sanitaria”6 novembre 2013 - Francesco Casula
Sociale.network