Altamarea al Presidente Vendola e ai suoi Consiglieri
Mentre sulla città incombono situazioni da affrontare con serietà, coraggio, fermezza e dedizione assistiamo da un lato ad una corsa contro il tempo della Regione per tentare di mettere una “pezza a colori” alla questione-Taranto e dall’altro alla passività del Comune di Taranto che, a due mesi dalle elezioni, è interessato solo a chi attribuire questa o quella poltrona.
Le manovre dell’ILVA nei giorni scorsi e l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale di un’altra legge fumosa da interpretare e che fa il paio con la legge antidiossina (senza dimenticare il d.lgs. 155/2010) inefficace in quanto svuotata dei sui contenuti originari, somigliano sinistramente a pressioni a tutti i livelli sulla Magistratura che sta svolgendo in maniera egregia e silente, come le compete, il suo lavoro.
Altamarea chiede al Presidente Vendola e ai suoi Consiglieri come, visti i lunghissimi tempi di applicazione, quando e in che maniera questa legge comincerà ad affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria della città di Taranto dato che nel testo non è definita alcuna tempistica.
Altamarea chiede al Presidente Vendola e ai suoi Consiglieri se pensano davvero di risolvere con 300 milioni di euro il problema dell’inquinamento a Taranto quando per bonificare seriamente un’area inquinata come questa sarebbero necessari miliardi di euro.
Altamarea chiede al Presidente Vendola e ai suoi Consiglieri a cosa serve bonificare se taluni impianti dovessero continuare ad operare nelle stesse modalità con cui hanno operato fino a questo momento.
Poiché dubitiamo (per esperienza e, quindi, prevenuti) di ricevere risposte da parte della Regione ai nostri quesiti/dubbi siamo portati a pensare che questa sia l’ennesima pantomima della politica per far finta di affrontare la questione-Taranto e portata avanti, in realtà, unicamente per concedere ulteriore tempo agli inquinatori.
Stiamo rivivendo, a quasi un anno di distanza, quanto già accaduto per la questione AIA, prima festeggiata coralmente e successivamente rinnegata.
Altamarea resta fiduciosa in attesa di quelle che saranno le decisioni serene ed indipendenti della Magistratura e che partono dal principio che “la legge è uguale per tutti”. Solo questo principio, visto il totale fallimento della politica locale, può essere il reale punto di partenza per affrontare con coscienza e serietà la questione ambientale e sanitaria a Taranto, tenendo in considerazione anche le legittime aspettative di chi all’improvviso dovesse trovarsi di fronte al dramma della perdita del lavoro.
Altamarea conclude, qualora qualcuno a volte lo dimentichi, ricordando quanto la Costituzione Italiana recita all’art.3 : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”.
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network