La malapolitica a Taranto non ha protetto il suo territorio e la salute della collettività
La storia di Taranto è cambiata per sempre. Nulla sarà come prima.
Dopo anni di omissioni, incuria, negligenza e connivenza sono arrivati al pettine tutti i nodi irrisolti dell'Ilva.
La malapolitica a Taranto non ha protetto il suo territorio e la salute della collettività.
Per anni una lobby di potere ha messo il silenziatore alla sofferenza.
Tale atteggiamento negligente è stato controproducente e non è servito a proteggere i posti di lavoro. E' stato catastrofico.
Taranto Respira esprime solidarietà ai lavoratori danneggiati dall'incuria ambientale dell'azienda. Abbiamo avanzato da tempo concrete proposte di bonifica che consentirebbero di reimpiegare gli operai. Le uniche proposte in campo sono state le nostre.
Per questo troviamo grave l'attacco di Nichi Vendola che ha dichiarato: “Noi ci siamo sempre opposti ad un ambientalismo fondamentalista ed isterico di chi pensa che tra i beni da tutelare non ci debba essere il bene lavoro”.
L'ambientalismo a Taranto invece fin dal primo momento è stato propositivo e responsabile.
La verità sul tappeto è un'altra: la magistratura è intervenuta perché la politica ha fallito.
In questo momento deve prevalere il senso di responsabilità per dare un futuro a tutti i lavoratori e per costruire assieme un'alternativa di sviluppo ecosostenibile.
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