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Clini e Vendola, tacito accordo per non coprire i parchi minerali dell'Ilva

Vendola e Clini non arrossiscono neppure di fronte all'evidenza. Quando la politica si allontana a tal punto dai cittadini, si copre di vergogna
6 settembre 2012
Alessandro Marescotti (Presidente di Peacelink)

Le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica dott. Franco Sebastio sul parco minerali dell'Ilva di Taranto fanno chiarezza su un "papocchio" che - complici i decisori politici - si trascina da troppo tempo. Il Procuratore Capo ha dichiarato infatti: "Innaffiare i parchi minerali è inutile e anzi dannoso". E ha precisato: "In assenza di un sistema di scolo convogliato e impermeabile, provoca inquinamento ulteriore: Dobbiamo aggiungere un'alta ipotesi di reato?"

Ma l'azienda Ilva, Vendola e Clini sembrano marciare compatti per mantenere la situazione esistente. E Clini preme su Vendola per mettere il silenziatore all'Arpa Puglia che si è espressa invece per la copertura dei parchi minerali. foto di Taranto


Il ministro Clini è infatti intervenuto personalmente presso la Regione Puglia per richiamare all'ordine l'Arpa Puglia, colpevole di eccessiva "parlantina" sulla questione. Clini è arrivato a dichiarare: «Ho già fatto presente alla Regione che in questa fase in cui l’Arpa è coinvolta nel gruppo di lavoro per la nuova Aia, non è il caso che la stessa Arpa assuma iniziative individuali: è opportuno che faccia il suo lavoro all’interno della procedura. Non si può giocare su due tavoli: dichiarare all’esterno le soluzioni migliori e lavorare all’interno su altre. Se l’Arpa fa parte del gruppo di lavoro partecipa con gli altri. Se ognuno si mette a parlare della situazione che piace di più, abbiamo smesso di lavorare in gruppo».

E la Regione Puglia, invece di difendere l'operato dell'Arpa, ha incassato la sollecitazione del Ministro perché anch'essa non vuole coprire il parco minerali dell'Ilva.
 
La strategia di Vendola e Clini è: meno se ne parla della copertura e meglio è.

Nella precedente AIA la copertura non è stata prevista.

A nulla è valso il clamore delle intercettazioni telefoniche che hanno sollevato il velo su questa oscura vicenda fatta di contatti segreti.

Nonostante lo sconcerto, Vendola non cambia e ancora oggi evita di dire: "Copriamo i parchi minerali". Anzi li vuole spalmare di un miracoloso gel che ha fallito negli anni scorsi.
 
Vendola, invece di ascoltare l'Arpa, ha ascoltato l'Ilva e ha continuato a dare credibilità ai fallimentari metodi di irrorazione e filmatura dei cumuli. La Procura infatti ha accertato - dati alla mano - che la polverosità riscontrata è aumentata nelle ultime perizie invece di diminuire. Ma Vendola, ignorando tutto ciò, il 17 agosto ha annunciato a Taranto un nuovo accordo con l'azienda che ripropone quei sistemi che il Procuratore definisce, esplicitamente, "inutili e dannosi".

Tutto questo porta al crollo verticale della credibilità di un Presidente della Regione Puglia che ascolta l'azienda controllata e non l'agenzia ambientale che la controlla.

Ricordiamo che il 27 agosto una tempesta di vento ha colpito il parco minerali Ilva di Taranto. Dato che non è coperto, il quartiere Tamburi di Taranto è stato sommerso da una nube di polvere. E' in quella occasione che l'Arpa Puglia ha dichiarato - un un rapporto tecnico sull'accaduto - che solo la copertura dei parchi può evitare il ripetersi di simili disastri.

E' scandaloso che Clini chieda all'Arpa di non pronunciarsi neppure di fronte a simili disastri.
E' scandaloso che Vendola non dica che vanno coperti i parchi minerali neppure dopo questo ennesimo episodio.
 
Quando la politica si allontana a tal punto dai cittadini, si copre di vergogna. 
Vendola e Clini non arrossiscono neppure di fronte all'evidenza.
Né il poeta né il tecnico sembrano avere rimorsi sulla coscienza e marciano assieme verso la rimozione della realtà. A loro la realtà non interessa.

Per fortuna è ormai cominciato il conto alla rovescia: la Procura entrerà in azione. E' solo questione di giorni. E Taranto potrà ritornare a respirare.

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