Ilva, pronta bozza del documento Aia «Ridurre produzione del 30%»
Custodi giudiziari in azienda per verificare spegnimento
Riduzione della produzione di circa il 30%. Questo - secondo quanto si apprende - uno dei contenuti principali della bozza del documento Aia dell'Ilva, ormai in via di finalizzazione da parte del Gruppo Istruttore. La produzione della vecchia era di circa 11,3 milioni di tonnellate, la nuova dovrebbe portarla a 8 milioni.
ALTRE MISURE - Tra le altre misure che dovrebbero essere contenute nell'Autorizzazione, stop al pet coke tra le materie prime di lavorazione, avviamento delle procedure di spegnimento per 6 delle 10 batterie delle cokerie (la 3-4-5-6-9-10), copertura dei nastri e dei parchi minerali a cominciare dal primario. Si aggiunge abbassamento e arretramento dei cumuli di 80 metri. Inoltre, lo spegnimento e il rifacimento dell'Altoforno 3 e l'anticipazione della manutenzione per l'Altoforno 1 per l'adeguamento tecnologico.
CUSTODI IN AZIENDA - Uno dei tre custodi giudiziari dell'Ilva, Claudio Lofrumento, è da questa mattina nello stabilimento di Taranto per verificare le procedure necessarie per lo spegnimento e il ripristino dell'altoforno 5. Si tratta dell'altoforno più alto d'Europa che è fra gli impianti sottoposti a sequestro dalla Procura di Taranto e per il quale l'azienda ha previsto un programma di spegnimento che si concluderà nel 2015, un tempo ritenuto troppo lungo dai custodi. I custodi giudiziari, infatti, hanno ricevuto incarico di far cessare immediatamente le emissioni inquinanti degli impianti dell'Ilva. Lofrumento è accompagnato da personale dell'Ilva e da tecnici della società Paul Wurth, che è stata incaricata dall'Ilva di studiare le procedure per lo spegnimento e il rifacimento dell'impianto. Non è escluso che i custodi giudiziari scelgano di affidarsi ad altre società esterne per studiare un piano che abbia tempi più compatibili con le richieste della Procura e la necessità di far cessare immediatamente le emissioni inquinanti all'Ilva.
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