Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Comunicato stampa

Con il Decreto legge "salva Ilva" il Governo prende tempo con la "disputa giuridica"

Ora si pone il tema della reazione della cittadinanza di Taranto colpita a morte: assodato che non è accettabile questo Decreto, cosa dobbiamo proporre?
1 dicembre 2012
Luigi Boccuni, Mino Briganti, Simona Carone, Biagio De Marzo, Piepaolo Fiume, Giacomo Raffaelli, Massimiliano Saracino (Direttivo Altamarea)

 

Il Decreto legge "salva Ilva" emanato dal Presidente della Repubblica sulla vicenda Ilva di Taranto fino a questo momento è noto solo nella versione pubblicata su siti di quotidiani on line. Lo abbiamo letto e riletto più volte: non c'è una sola parola che richiami il fatto più drammatico della vicenda: nell'incidente probatorio nel Tribunale di Taranto è stato accertato che il funzionamento degli impianti dell'area a caldo di Ilva Taranto è correlato con la morte e la malattia di tante persone. Da questo fatto traggono origine i provvedimenti del G.i.p. che il Decreto vorrebbe neutralizzare al di là di ipocrite dichiarazioni.

Altrettanto stupefacente è che il Consiglio dei Ministri abbia approvato il Decreto pur sapendo che stava per essere emanato il provvedimento del G.i.p. sulla richiesta di dissequestro degli impianti da parte di Ilva e pur conoscendo il parere negativo già espresso in merito dalla Procura della Repubblica. Un minimo di rispetto istituzionale avrebbe dovuto indurre il Consiglio dei Ministri ad aspettare e valutare il provvedimento del G.i.p. prima di licenziare il proprio Decreto.

Lasciamo ad altri, sicuramente più competenti di noi, la disputa sull'incostituzionalità del Decreto. Quello che ci sconvolge come cittadini è contatare che il Governo italiano, in questa drammatica vicenda, ha scelto la strada della "disputa giuridica", attraverso la quale prendere tempo, ricorrendo a tutte le pieghe di ambiguità di cui le norme italiane sono stracolme, cioè la stessa strada per eludere la soluzione dei problemi  seguita finora dal Gruppo Riva da quando è diventato proprietario dell'Ilva di Taranto.

Sarebbe stato meglio se il Consiglio dei Ministri avesse detto la verità, cioè dire che a fronte di tanti morti ed ammalati passati e futuri hanno preferito salvaguardare oggi decine di migliaia di posti di lavoro ed evitare gravi problemi di ordine pubblico. Corteo Altamarea

Hanno ragione quegli operai, semplici nella loro sapienza, che, a botta calda, hanno detto che con quel Decreto il problema non è risolto. Essi lo sanno meglio di chiunque altro.

Troviamo conforto nelle parole pronunciate per la Magistratura dal segretario nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati: al loro operato presente e futuro va tutta la nostra solidarietà e fiducia illimitate e su di essi facciamo affidamento.

Ora si pone il tema della reazione della cittadinanza di Taranto colpita a morte: assodato che non è accettabile questo Decreto, cosa dobbiamo proporre? Non si può solo dire solo no, affermando contemporaneamente che vogliamo decidere anche noi del nostro destino: dobbiamo avere la capacità e il coraggio di dire cosa vogliamo ed accettiamo che accada domani, avendo chiara la visione prospettica delle conseguenze positive e negative di quello che sapremo indicare.

 

 

Articoli correlati

  • AIA ILVA: non facciamoci fregare
    Taranto Sociale
    Cosa vogliono fare Comune, Provincia e Regione?

    AIA ILVA: non facciamoci fregare

    Oggi, 23 agosto 2023, per lo stabilimento siderurgico ILVA arriva a scadenza l'AIA, ossia l'Autorizzazione Integrata Ambientale. E i sostenitori della "decarbonizzazione" adesso accetteranno altri 12 anni di carbone autorizzato dal ministro nella cokeria che lancia benzene sul quartiere Tamburi?
    23 agosto 2023 - Alessandro Marescotti
  • Le osservazioni di PeaceLink all'AIA ILVA di Taranto
    Taranto Sociale
    Inviate al Ministero dell'Ambiente

    Le osservazioni di PeaceLink all'AIA ILVA di Taranto

    Derivano dall'analisi della documentazione presentata da Acciaierie d'Italia per richiedere il rinnovo e riesame dell'Autorizzazione Integrata ambientale che scade il 23 agosto 2023.
    9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
  • Interrogazione parlamentare sulla richiesta di rinnovo dell'AIA ILVA Taranto
    Ecologia
    Il Ministro dell'Ambiente è d'accordo sul raddoppio della produzione?

    Interrogazione parlamentare sulla richiesta di rinnovo dell'AIA ILVA Taranto

    Angelo Bonelli ha chiesto al Ministro dell'Ambiente se non ritenga di adottare le iniziative di competenza volte a disporre la sospensione del rinnovo dell'AIA che prevede il raddoppio della produzione di acciaio e la triplicazione di quella del carbon coke, altamente inquinante.
    24 maggio 2023
  • Domanda di AIA AM InvestCo Italy S.r.l. - Ilva di Taranto
    PeaceLink

    Domanda di AIA AM InvestCo Italy S.r.l. - Ilva di Taranto

    Tutti i file disponibili in download
    7 agosto 2017 - Redazione Peacelink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)