«Con il dissequestro della merce avremo i soldi per stipendi e Aia»
Nell'auspicata ipotesi di un dissequestro dei prodotti lavorati e semilavorati, i proventi della commercializzazione verranno destinati» agli adempimenti Aia, alle retribuzioni dei lavoratori «e a quant'altro necessario per la sopravvivenza dell'azienda». Lo dichiara l'Ilva in una nota diffusa dopo l'incontro avuto a Roma. «Nell'auspicata ipotesi di un dissequestro dei prodotti lavorati e semilavorati - è detto ancora nella nota - i proventi della commercializzazione verranno destinati come è ovvio che sia, agli adempimenti previsti dall'Aia, al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori e a quant'altro necessario per la sopravvivenza dell'azienda. Il Garante nominato, ai sensi dell'art 3 comma 4 della legge 231/2012 potrà controllare l'attuazione di tali impegni».
FERRANTE INCONTRA I SINDACATI - «Ci impegniamo a fare tutti i tentativi possibili per pagare gli stipendi. Lo sblocco delle merci, qualora arrivasse, sarebbe per noi un fatto molto importante». Lo ha detto il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante al termine dell'incontro con i sindacati, sottolineando che «l'azienda è sana, robusta e ha sempre risposto ai suoi impegni. Nell'incontro di oggi con i segretari generali dei metalmeccanici, «abbiamo preso atto di una situazione che già conosciamo, una situazione difficile, problematica. Da parte nostra c'è l'impegno a cercare tutte le vie possibili per adempiere agli obblighi verso i lavoratori. Noi percorreremo tutte le strade. Il provvedimento del Governo e lo sblocco delle merci ci potrebbero dare maggiore serenità e continuità nella produzione», ha aggiunto Ferrante, precisando che «con il Governo c'è un dialogo continuo e l'attenzione del Governo è altissima». In questo quadro il ministro dell'Ambiente Corrado Clini dovrebbe essere mercoledì a Taranto per presentare il Garante e il Commissario alle bonifiche.
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