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Ilva, per la Consulta nessun conflitto "Decideremo sulla legittimità del decreto"

La corte costituzionale ha respinto i confilitti sollevati dai pm contro governo e parlamento perché sul salva Ilva pendono questioni di legittimità sollevate proprio dai giudici tarantini
14 febbraio 2013
Redazione online
Fonte: Repubblica di Bari - 13 febbraio 2013

La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili i due ricorsi con i quali la procura di Taranto ha sollevato il conflitto di attribuzione sul decreto “salva Ilva” e sulla legge che lo ha recepito. Alla base delle due distinte ordinanze che hanno cancellato l’iniziativa della procura ionica, la costante giurisprudenza della Consulta che porta a ritenere inammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione su una norma nel momento in cui esiste la possibilità che sulla medesima legge venga posta la questione di legittimità costituzionale. Fumi Ilva

 

Ipotesi che nel caso della legge sull’Ilva non solo è praticabile, ma si è concretizzata con le questioni di costituzionalità sollevate sia dal Tribunale sia dal gip Patrizia Todisco. La stessa Corte, quindi, ha rinviato ad aprile la discussione sulla presunta incostituzionalità della norma che ha scatenato il conflitto tra le toghe tarantine e il Governo. Soddisfatto il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. "Prendiamo atto della decisione della Consulta. E' la conferma che non c'è nessun conflitto tra poteri dello Stato ma il Governo e il Parlamento hanno correttamente emanato una legge per tutelare gli interessi generali del Paese". "Sono convinto - ha proseguito Ferrante - che alla fine emergeranno le ragioni più autentiche su una vicenda in cui il buon senso e la ragionevolezza sembrano ancora non prevalere".

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